Wal-Mart: titolo -4,6% dopo bilancio. Senza ‘spinta’ lockdown da Covid colosso stima frenata utili e fatturato
Wal-Mart, il colosso americano delle vendite al dettaglio, ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2020 con una perdita di $2,09 miliardi, o 74 centesimi per azione, rispetto agli utili di $4,14 miliardi, o di $1,45 per azione, riportati nel quarto trimestre del 2019. Escludendo le poste straordinarie di bilancio, Wal Mart ha incassato un utile per azione di $1,39, inferiore però alle attese.
Il giro d'affari complessivo è cresciuto del 7,3%, a $152,1 miliardi, dai $141,67 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, facendo meglio dei $148,30 miliardi attesi. Il gigante sta aumentando il dividendo e autorizzando una operazione di buyback azionario del valore di $20 miliardi.
Il titolo cede il 4,6% in premercato, scontando non solo gli utili inferiori alle stime, ma anche il risultato delle vendite della divisione di e-commerce del gruppo. Vendite che, nel quarto trimestre del 2020, sono salite del 69%, un balzo più che solido, che tuttavia è anche il tasso di crescita più lento dall'inizio della crisi pandemica globale.
Il colosso retail ha comunicato, inoltre, di prevedere un rallentamento delle vendite nel 2021 e anche dell'utile per azione, in misura lieve.
Indubbiamente Wal-Mart ha beneficiato delle varie misure di restrizioni-lockdown lanciate negli Stati Uniti lo scorso anno per arginare i contagi da coronavirus COVID-19: le miure hanno costretto i consumatori a rimanere a casa e dunque a fare acquisti online.
La situazione dovrebbe tuttavia migliorare, complici soprattutto le vaccinazioni, che potrebbero portare gli americani a muoversi di più o semplicemente a fare benzina presso le stazioni di servizio, invece che acquistare taniche sul sito di Wal-Mart.
Il giro d'affari complessivo è cresciuto del 7,3%, a $152,1 miliardi, dai $141,67 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, facendo meglio dei $148,30 miliardi attesi. Il gigante sta aumentando il dividendo e autorizzando una operazione di buyback azionario del valore di $20 miliardi.
Il titolo cede il 4,6% in premercato, scontando non solo gli utili inferiori alle stime, ma anche il risultato delle vendite della divisione di e-commerce del gruppo. Vendite che, nel quarto trimestre del 2020, sono salite del 69%, un balzo più che solido, che tuttavia è anche il tasso di crescita più lento dall'inizio della crisi pandemica globale.
Il colosso retail ha comunicato, inoltre, di prevedere un rallentamento delle vendite nel 2021 e anche dell'utile per azione, in misura lieve.
Indubbiamente Wal-Mart ha beneficiato delle varie misure di restrizioni-lockdown lanciate negli Stati Uniti lo scorso anno per arginare i contagi da coronavirus COVID-19: le miure hanno costretto i consumatori a rimanere a casa e dunque a fare acquisti online.
La situazione dovrebbe tuttavia migliorare, complici soprattutto le vaccinazioni, che potrebbero portare gli americani a muoversi di più o semplicemente a fare benzina presso le stazioni di servizio, invece che acquistare taniche sul sito di Wal-Mart.