Usa: tasso di disoccupazione ai livelli di Lehman Brothers, vola il dollaro
A giugno negli Usa sono stati creati 288 mila nuovi posti di lavoro, ben oltre il consenso (210 mila unità). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,1%, minimo da settembre 2008, quando falliva Lehman Brothers. Lo ha reso noto il Bureau of Labor Statistics (BLS), rivedendo al rialzo anche le cifre dei mesi precedenti (aprile rivisto a +304 mila da 282 mila, maggio rivisto a +224 mila da +217 mila).
Contribuiti positivi continuano ad arrivare dal settore dei servizi alle imprese (+67 mila unità) e dal comparto retail (+40 mila unità).
Le figure odierne, insieme ai dati arrivati nelle ultime due settimane dal comparto immobiliare, continuano a mostrare un certo rafforzamento dell'economia a stelle e strisce che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. La crescita dei posti di lavoro del settore retail, poi, continua ad essere di buon auspicio, poiché segnala un miglioramento dei consumi delle famiglie, fattore chiave nella composizione del PIL Usa.
A questo punto, la Fed a questo punto potrebbe e dovrebbe accelerare l'uscita dal piano di acquisti titoli nei prossimi mesi, per pensare poi di alzare i tassi entro il primo trimestre del 2015. Nel meeting di luglio (29-30 luglio) è lecito che il tapering sia innalzato a 15 miliardi di dollari al mese dall'attuale livello di 10 miliardi. Anche se il tasso di partecipazione rimane su livelli storicamente bassi, la crescita mensile dei nuovi occupati inizierà nell'arco di pochi mesi a generare consumi.
La reazione del mercato dopo la pubblicazione dei dati sembra mira. Gli operatori hanno acquistato dollari e venduto Treasury, temendo un rialzo anticipato dei tassi di interesse. Il Dollaro Index è schizzato a 80,60 da 80 prima della pubblicazione del dato. In rialzo anche le borse, con gli indici Usa che dovrebbero aprire su nuovi massimi storici.
VINCENZO LONGO
Market Strategist IG
Contribuiti positivi continuano ad arrivare dal settore dei servizi alle imprese (+67 mila unità) e dal comparto retail (+40 mila unità).
Le figure odierne, insieme ai dati arrivati nelle ultime due settimane dal comparto immobiliare, continuano a mostrare un certo rafforzamento dell'economia a stelle e strisce che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. La crescita dei posti di lavoro del settore retail, poi, continua ad essere di buon auspicio, poiché segnala un miglioramento dei consumi delle famiglie, fattore chiave nella composizione del PIL Usa.
A questo punto, la Fed a questo punto potrebbe e dovrebbe accelerare l'uscita dal piano di acquisti titoli nei prossimi mesi, per pensare poi di alzare i tassi entro il primo trimestre del 2015. Nel meeting di luglio (29-30 luglio) è lecito che il tapering sia innalzato a 15 miliardi di dollari al mese dall'attuale livello di 10 miliardi. Anche se il tasso di partecipazione rimane su livelli storicamente bassi, la crescita mensile dei nuovi occupati inizierà nell'arco di pochi mesi a generare consumi.
La reazione del mercato dopo la pubblicazione dei dati sembra mira. Gli operatori hanno acquistato dollari e venduto Treasury, temendo un rialzo anticipato dei tassi di interesse. Il Dollaro Index è schizzato a 80,60 da 80 prima della pubblicazione del dato. In rialzo anche le borse, con gli indici Usa che dovrebbero aprire su nuovi massimi storici.
VINCENZO LONGO
Market Strategist IG