Usa, dati mercato lavoro in uscita oggi: condurranno la Fed verso il primo rialzo dei tassi a dicembre?
L’andamento del mercato del lavoro americano per il mese di ottobre. Oggi l’attenzione dei mercati sarà tutta rivolta a questi dati che verranno comunicati nel pomeriggio italiano e che forniranno indicazioni significative sull’andamento della prima economia mondiale. Dati che finiranno direttamente sul tavolo del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve (Fed), e che potrebbero (il condizionale rimane d’obbligo) spazzare via ogni dubbio sulle prossime mosse della banca centrale americana sul tema tassi in vista della riunione di metà dicembre. Sì, perché la politica monetaria rimane “macro-oriented”, dati dipendente, e per il Fomc nessun altro dato è più importante del rapporto mensile sul mercato del lavoro.
E sui mercati risuonano ancora le parole della governatrice della Fed, Janet Yellen, che ha dichiarato che a dicembre un incremento del costo del denaro rimane appropriato. Nel corso di un’audizione sulla supervisione e regolamentazione bancaria al Congresso statunitense Yellen ha detto: “Nonostante una decisione non sia stata ancora presa […] alzare il costo del denaro a dicembre potrebbe risultare appropriato” visto che “l’economia sta andando bene” e i “rischi globali si sono ridotti”. Dio fronte a queste parole i mercati sono tornati a credere, con maggiore convinzione a una prima stretta entro l’anno. La possibilità di un aumento dei fed funds nella riunione di dicembre è ora salita al 58 percento.
Le aspettative sui dati sul mercato del lavoro
Aspettando il market mover di giornata, quali sono le aspettative del mercato? Secondo gli analisti interpellati da Bloomberg il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 5% a ottobre rispetto al 5,1% di settembre, mentre la variazione dei nuovi occupati nel settore non agricolo (non farm payrolls) dovrebbe registrare una crescita di 185 mila unità dalle +142 mila della passata rilevazione, pur rimanendo al di sotto dell’importante soglia delle 200 mila unità. Le prime indicazioni sull’andamento del comparto occupazionale americano erano arrivate mercoledì scorso, quando è stato comunicato il sondaggio Adp. Il dato di ottobre ha evidenziato la creazione di 182 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato rispetto alle 200 mila di settembre. Le stime di consensus erano +180 mila. “La stima Adp, l’indice Ism non manifatturiero ISM e le richieste settimanali di sussidi: tutti suggeriscono che il mercato del lavoro percorre un trend positivo e in miglioramento”, ha sottolineato Rob Carnell, economista di Ing.
“Sulla base delle recenti dichiarazioni, ci aspettiamo che solo una crescita dei salari non agricoli largamente sotto il consenso (pari ora a 180 mila unità) potrebbe andare a limare le probabilità di un rialzo a dicembre. Indicativamente una discesa sotto le 100 mila unità potrebbe essere intesa in questo senso”, ha commentato Vincenzo Longo, market strategist di Ig.
Nel frattempo i listini europei si mostrano deboli prima dei dati odierni in arrivo dagli Stati Uniti. Nel vecchio continente il Cac40 cede lo 0,68%, mentre il Dax lascia sul terreno lo 0,15% e il Ftse 100 è poco mosso (-0,08%). Segno più per Piazza Affari che vede il Ftse Mib salire dello 0,21% a 22.269,72 punti. E sul mercato valutario, ancora in evidenza il dollaro: il cambio euro/biglietto verde viaggia in questo momento a 1.0873 (-0,08%).