Unicredit: accordo su Bph vicino, interviene anche il Fmi
Unicredit ha chiesto al ministero del Tesoro polacco una pausa di riflessione fino al 3 aprile per pronunciarsi sul progetto di fusione delle sue due filiali polacche. Secondo un comunicato arrivato ieri da Varsavia, dopo che il progetto di accordo è stato inviato mercoledì sera a Unicredit, la banca guidata da Alessandro Profumo ha chiesto di spostare al 3 aprile i colloqui inizialmente previsti nella giornata di ieri. Come noto il governo polacco si è opposto strenuamente alla fusione tra Pekai e Bph che comporterebbe la nascita del primo gruppo bancario polacco. Secondo il ministro del Tesoro, Wojciech Jasinski, "c'é speranza che sarà trovata una soluzione soddisfacente" del problema. Jasinski, che non ha voluto tuttavia parlare dei particolari del possibile accordo, non ha negato che una delle soluzioni prese in considerazione è la vendita di un parte delle filiali delle banche controllate da Unicredit. Ieri intanto è arrivato un segnale di preoccupazione sulla vicenda anche da Washington, con il portavoce del Fondo Monetario Internazionale, Thamas Dawson, che ha detto che "siamo molto preoccupati" in merito alla vicenda polacca aggiungendo che "le proposte e le iniziative volte a cambiare il sistema di vigilanza delle banche e per rivedere il mandato della banca centrale mettono a rischio l'indipendenza di questa istituzione".