UK, indicazioni contrastanti dai dati macro, in calo il pound
Indicazioni macroeconomiche a due velocità per il Regno Unito, con la produzione manifatturiera che ha registrato un calo inaspettato ed i prezzi alla produzione che, aiutati dal greggio, fanno ben sperare in vista del contenimento della dinamica inflazionistica.
La produzione manifatturiera del Regno Unito ad aprile ha fatto registrare un inaspettato calo, il primo in tre mesi, a causa dell’andamento negativo dell’industria dell’auto. Il dato congiunturale relativo il manifatturiero ha segnato un -0,4%, contro il +0,4% pronosticato alla vigilia dagli analisti. È da rilevare che il dato paga pegno al sorprendente +2,2% precedente ed il sistema economico, dopo il +0,4% ed il +0,3% degli ultimi due trimestri, sta uscendo da una delle peggiori recessioni mai affrontate e si trova alle prese con il calo della spesa pubblica ed i timori di contagio della crisi del debito, che potrebbe attraversare la Manica.
Sempre oggi un report ha evidenziato una crescita dei prezzi alla produzione dello 0,3% congiunturale, al di sotto del +0,5% atteso. I prezzi delle materie prime hanno registrato un -0,6% (+11,2% a/a), in linea con l’andamento delle quotazioni del greggio. Ieri la Bank of England nel confermare il costo del denaro allo 0,5% ha confermato la politica di riacquisto titoli da 200 mld di sterline, anche se l’inflazione ad aprile ha registrato un incremento del 3,7%, al di sopra del 3% fissato dalla BoE come limite massimo.
Dopo la pubblicazione dei dati la sterlina ha perso terreno sul valutario, portando il cable, il cross gbp/usd, a scambiare 1,4681 (-0,27%) ed il cambio eur/gbp a 0,8261 (+0,31%). Nel primo caso un supporto è individuabile in area 1,458 mentre nel secondo ci troviamo in prossimità di una resistenza posta a 0,827.