Ue, via a trattative con UK il 22 maggio. Juncker a Trump: favorevole a Brexit? Allora promuoverò secessione Usa
Botta e risposta tra l’Europa e l’amministrazione Usa di Donald Trump. I rapporti sono sempre più tesi, e non solo per la svolta protezionistica americana che potrebbe tradursi in dazi fino al 100% su alcuni prodotti italiani e dell’Unione europea.
L’assist che Trump sta dando alla Brexit, guardando con favore al processo di divorzio del Regno Unito da Bruxelles, sta iirritando non poco le autorità Ue. Tanto che a sbottare è stato lo stesso presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker.
“Il nuovo presidente eletto degli Usa si è mostrato felice per la Brexit e ha chiesto ad altri paesi di fare lo stesso – ha detto Juncker, in occasione della conferenza del partito europeo di centro destra, il PPE, a Malta – Se la sua posizione è questa, allora io promuoverò l’indipendenza dell’Ohio, e di Austin, in Texas“.
Il riferimento di Juncker è stato alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer che, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha fatto notare due giorni fa che Trump è stato “un leader nell’invocare e promuovere la Brexit”.
In precedenza Trump aveva anche affermato che, divorziando dalla Ue, il Regno Unito “si sarebbe ripreso il paese”.
Intanto, arrivano novità sulla Brexit, diventata più concreta dopo che lo scorso mercoledì 29 marzo la premier britannica Theresa May ha attivato l’Articolo 50, dando formalmente il via alle trattative con l’Ue che dovrebbero concludersi tra due anni, con l’uscita del Regno Unito dal blocco dell’Unione.
Stando a quanto riporta Bloomberg, Bruxelles potrebbe dare il via alle trattative formali il prossimo 22 maggio. Tra l’altro proprio oggi il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha emesso le linee guida per i negoziati sulla Brexit, stabilendo quelle che sono le priorità per Bruxelles.
Dalla bozza si apprendono alcune anticipazioni: per esempio, si apprende la prima fase delle trattative sarà stabilire lo “svincolamento” del Regno Unito dall’Unione europea e dare certezze legali a cittadini e aziende Ue e britanniche. Saranno successivamente i governi dell’Ue a determinare se siano stati fatti “progressi sufficienti”, al fine di procedere ad altre questioni. Non saranno consentiti accordi bilaterali separati tra il Regno Unito e le singole nazioni dell’Unione europea e ogni eventuale accordo di transizione dovrà essere “definito in modo chiaro e limitato nel tempo”. Il Regno Unito, inoltre, dovrà tener fede a tutti i suoi impegni legali e di budget.
Le linee guida generali saranno discusse e successivamente approvate dai leader Ue in occasione del summit del prossimo 29 aprile. A quel punto, previa la definizione di ulteriori dettagli e di direttive specifiche, l’attesa sarà per il 22 maggio, in occasione della riunione del Consiglio degli Affari generali.