Ue: Eurogruppo dà fiducia all’Italia e potenzia l’Efsf, possibile intervento Fmi. Oggi l’Ecofin
Primi accordi raggiunti all’Eurogruppo contro la crisi del debito. I ministri delle finanze riuniti ieri a Bruxelles hanno sbloccato la sesta tranche di aiuti alla Grecia da 8 miliardi di euro e accolto con favore le misure che il governo Monti intende adottare in Italia contro la crisi. Ma ancora più importante sarebbe l’accordo sul potenziamento del fondo salva-stati Efsf e la proposta di un intervento del Fondo monetario internazionale a fianco della Banca centrale europea per sostenere i Paesi in difficoltà. Le discussioni proseguono comunque oggi con la riunione dell’Ecofin.
Il potenziamento dell’Efsf
Il fondo salva stati European Financial Stability Facility (Efsf) garantirà in modo parziale, il 20-30%, del valore delle nuove emissioni di titoli di Stato agli investitori in caso di necessità, ossia di ristrutturazione del debito sovrano. La gestione dei pagamenti potrebbe essere affidata a un veicolo indipendente con base a Lussemburgo. Rimane ancora vago l’ammontare della dotazione finale dell’Efsf, che dovrebbe salire da 440 miliardi a 1.000 miliardi di euro. Per aumentare le sue capacità si prevede di raccogliere risorse da istituzioni finanziarie private e pubbliche. Ma finora la raccolta è stata difficile.
Possibile intervento dell’Fmi
Alle difficoltà nel reperire risorse per il fondo salva stati si aggiunge l’incertezza sull’interevento della Banca centrale europea. Ieri i ministri delle finanze sono rimasti divisi su un possibile coinvolgimento della Bce come prestatore di ultima istanza. Per questi motivi, è emersa la proposta di un intervento del Fondo monetario internazionale. Si starebbe infatti discutendo di un aumento delle risorse dell’istituto di Washinton, che potrebbe essere chiamato in futuro a sostenere i Paesi europei in difficoltà.