Ue aspetta manovra che ancora non c’è. Si litiga su numeri, Bruxelles: correzioni o procedura
Il tempo, ormai, stringe, e da Bruxelles arriva l’ultimatum all’Italia: il governo M5S-Lega ha poco più di 24 ore di tempo per presentare alla Commissione europea una proposta di correzioni alla legge di bilancio che sia concreta e corredata di modifiche “considerevoli”. L’Ue intima di fatto al governo M5S-Lega di presentare le correzioni, al fine di rientrare da una “deviazione” senza precedenti rispetto alle regole, entro domani, mercoledì 12 dicembre.
Il paradosso è che la manovra non è ancora pronta, e che il ministro dell’economia Giovanni Tria, il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio continuano a scontrarsi sui numeri.
Oggetto del contenzioso rimane il target sul deficit-Pil: sulla necessità di fare un passo in direzione di Bruxelles e abbassarlo, sono tutti d’accordo. Le divergenze sono sul tetto massimo consentito, visto che più si sottrae al rapporto, maggiori sono le correzioni da apportare alle misure tanto sbandierate durante la campagna elettorale di M5S e Lega.
La Repubblica segnala che il premier Conte sarebbe orientato a far scendere il target dal 2,4% attuale al 2,1%. Peccato che, secondo quanto riporta il Messaggero, Di Maio e Salvini avrebbero fissato la soglia intoccabile al 2,2%. Il ministro Tria spingerebbe più in basso, fino al 2%. Ed è ancora più un peccato che, invece – sempre secondo La Repubblica – la Commissione europea chiederebbe una riduzione ad almeno l’1,95%.
Insomma, non ci siamo proprio, dice qualcuno. Secondo fonti interpellate dall’Ansa, il premier Conte, nell’incontro attesissimo di mercoledì con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker prima del Consiglio europeo, potrebbe decidere comunque di prendere in mano la situazione e presentare un target deficit-Pil al 2% e l’1,9%.
Ma un taglio all’1,9% comporterebbe un altrettanto taglio di 9 miliardi dalle risorse destinate alla manovra, inaccettabile per la coppia Di Maio-Salvini.
Sulla necessità di apportare modifiche-correzioni alla legge di bilancio torna a parlare il numero due della Commissione europea, Valdis Dombrovskis che, in un’audizione al Parlamento Ue a Strasburgo, afferma deciso che “senza correzioni considerevoli, siamo pronti a fare i prossimi passi nella procedura (di infrazione contro l’Italia), anche se allo stesso tempo stiamo dialogando con il governo”.
Prende la parola anche il Commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che conferma che la Commissione europea non ha ancora ricevuto una nuova proposta da parte dell’Italia sulla manovra. E che sottolinea:
“Bisogna lavorare per trovare il modo di consentire al governo italiano di perseguire le sue priorità politiche ma nel quadro della zona euro, tenendo conto dei margini di manovra che esistono e delle deviazioni che possono essere autorizzate, ma non più di questo“. “Possiamo certamente giocare su tutte le flessibilità, e ce ne sono molte nel Patto di stabilità e crescitama non possiamo andargli contro”.