Notizie ETF UBS quota tre ETF su Singapore, Hong Kong e Australia

UBS quota tre ETF su Singapore, Hong Kong e Australia

Pubblicato 2 Luglio 2015 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

Simone Rosti (UBS ETF)UBS ETF ha quotato oggi tre nuovi ETF azionari che permettono di prendere posizione su altrettanti listini dell’area Asia-Pacifico: Singapore, Hong Kong e Australia. I tre nuovi strumenti proposti dall’emittente elvetico sono a replica fisica completa ed espressi nelle valute locali. Il TER annuo risulta compreso tra 0,40% e 0,45%. “I mercati finanziari dell’area Asia-Pacifico – ha commentato Simone Rosti, responsabile Italia di UBS ETF – hanno acquisito nel tempo un’importanza sempre maggiore in termini di capitalizzazione e di presenza nei portafogli degli investitori. Da qui la decisione di implementare ulteriormente la nostra gamma di ETF, che già prevedeva sei strumenti, due dei quali con la copertura dal rischio di cambio”.
Nel dettaglio l’UBS ETF (IE) MSCI Singapore Ucits ETF (SGD) A-dis risulta il primo ETF quotato a Piazza Affari che permette di prendere posizione sul mercato azionario di Singapore. Replicando il MSCI Singapore Index, composto da 28 titoli, è rappresentativo dell’85% della capitalizzazione di mercato rettificata per il flottante della Borsa di Singapore. L’ETF ha un costo dello 0,45% annuo e prevede la distribuzione semestrale dei dividendi. L’UBS ETF (IE) MSCI Hong Kong Ucits ETF (Hkd) A-dis replica, invece, il MSCI Hong Kong Index, composto da 40 titoli; come lo strumento precedente ha un costo dello 0,45% annuo e prevede la distribuzione semestrale dei dividendi. Entrambi gli ETF hanno una forte esposizione al settore finanziario, dominante d’altronde, nelle economie dei due Paesi.
Infine l’UBS ETF (IE) MSCI Australia Ucits ETF (AUD) A-acc replica il MSCI Australia Index, composto da 69 titoli, prevede il reinvestimento dei dividendi e ha un TER annuo di soli 40 basis point. L’ETF si affianca al già quotato UBS ETF (IE) MSCI Australia hedged EUR Ucits ETF, che permette di investire sulla Borsa di Sidney neutralizzando l’oscillazione del tasso di cambio dollaro australiano/euro.