News Notizie Italia Ubs: Cipelletti, “Enel fissata ancora su Wind: sara’ un ritorno al 1999-00?”

Ubs: Cipelletti, “Enel fissata ancora su Wind: sara’ un ritorno al 1999-00?”

Pubblicato 18 Gennaio 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:39
La cessione di Wind assomiglia sempre più a una telenovela. I pretendenti ci sono. Ma il severo giudice della partita, Paolo Scaroni, ad di Enel, li scarta senza pietà. Ad ogni modo un risvolto positivo per Enel in tutta questa storia c'è. "I recenti articoli sulle chances che Enel venda Wind a un prezzo vicino a 13 miliardi di euro hanno fatto ritornare l'interesse sul titolo in Borsa. In termini di ciclo di mercato questo ha il sapore di essere una sorta di contromisura che gli investitori, che scommettono sulla valutazione della torta, stanno mettendo in atto per continuare la loro luna di miele con il settore energia", dice Marco Cipelletti, analista di Ubs, in un report dal titolo significativo, "Enel fissata ancora su Wind: sarà un ritorno al 1999-2000?" uscito oggi e raccolto da Spystocks. La partita arrivata ai tempi supplementari è in attesa di una svolta. "Domani Enel dovrebbe dire qualcosa a proposito del futuro di Wind dopo il board", spiega Cipelletti, che aggiunge: "nel frattempo abbiamo alzato la valutazione di Wind del 20% portandola a 11,3 miliardi di euro, tenendo conto anche dei benefici fiscali pari a circa 1,5 miliardi di euro. Questo riflette i margini più alti delle attività di telefonia cellulare. L'upgrade viene controbilanciato dall'impatto del dividendo extra pari a 0,33 euro pagato a novembre. Quindi il target price del titolo Enel resta a 6,9 euro". Rating neutral confermato. Sui contendenti Marco Cipelletti non si sbilancia. Ma il titolo del report parla da solo. Ricordiamo che gli schieramenti interessati a Wind sono tre: Cesare Romiti con un consorzio a cui parteciperanno l'giziano Naguib Sawiris, il fondo francese Ipe e il tycoon americano, Wilbur Ross, il fondo di private equity Blackstone e dulcis in fundo il colosso transalpino France Telecom, che negli anni 1999-2000 militava appunto nelle file di Wind come azionista.