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Ubs, anche opportunità dai cambiamenti climatici

31 Gennaio 2007 10:40

I mutamenti climatici porteranno rischi ma anche occasioni per gli investitori. Lo spiega un rapporto pubblicato oggi da Ubs Wealth Management Research in cui vengono analizzati settore per settore gli impatti di un fenomeno ormai riconosciuto anche dalla comunità scientifica, tanto da aver indotto alcuni studiosi ad annunciare che il 2007 sarà l’anno “più caldo nella storia degli annali” e a parlare in generale di fenomeni meteo estremi.


Da qui i rischi per i settori ritenuti più vulnerabili alle condizioni climatiche, così come i settori le cui attività verrebbero interrotte da eventi meteorologici straordinari: agricoltura, pesca, selvicoltura (utilizzazione delle foreste), centrali idriche e attività ad alto consumo idrico, ma anche turismo, sanità, assicurazioni e le attività influenzate dalle tempeste quali l’estrazione di petrolio offshore. Si tratta di rischi di un maggiore deterioramento delle proprietà materiali, di un calo delle entrate, ma non sarebbero i soli. Secondo Ubs uno dei maggiori rischi che le industrie devono affrontare è di essere esposte a normative più severe. Leggi più rigide in fatto di emissioni potrebbero ad esempio interessare direttemente i grandi produttori di energia, di prodotti chimici, di acciaio, di alluminio e di cemento, ma anche le industrie come l’auto, l’elettronica e le costruzioni che solo indirettamente contribuiscono alle emissioni utilizzando materie prime e semilavorati acquistati esternamente.


E qui scatterebbero però anche le occasioni di investimento. Più le persone saranno incoraggiate a limitare le emissioni di gas serra maggiori saranno le opportunità di investimento legate al contenimento degli effetti del cambiamento climatico. Le opportunità vengono secondo Ubs da un lato dai settori legati a prodotti e processi caratterizzati da una maggiore efficienza energetica, dall’altro dallo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, a basso contenuto di carbonio. Questi settori e le aree di investimento al loro interno sarebbero ben posizionati per beneficiare delle condizioni climatiche in mutamento e delle nuove normative. Nel settore delle energie rinnovabili, spazio quindi per il fotovoltaico, il geotermico, i biofuels, l’idroelettrico e l’eolico. Tra i settori in cui invece si potrebbe raggiungere una maggiore efficienza di processi e prodotti Ubs cita l’illuminazione, l’isolamento termico, la climatizzazione e il riscaldamento, ma anche l’industria dell’auto attraverso alimentazione ibrida o a celle combustibili.