Trichet apre al piano di Obama sulle banche, settore giù in tutte le Borse europee
Il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, ha chiarito in un’intervista al Wall Street Journal Europe che la riforma bancaria proposta dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, “va nella medesima direzione” della posizione sostenuta internamente all’Eurotower. Più nel dettaglio Trichet ha spiegato che l’interesse primario anche nell’Eurozona è per la focalizzazione del settore bancario sul finanziamento dell’economia reale. Le parole del numero uno della politica monetaria europea vanno dunque nella direzione di un’apertura a un coordinamento globale dell’intervento sulle banche. Coordinamento che avrebbe connotati restrittivi per tutto il settore. Pochi giorni fa Barack Obama ha esposto le linee guida di un piano teso a limitare l’eccessivo ampliamento delle quote di mercato delle istituzioni finanziarie statunitensi, a mettere restrizioni sul loro trading proprietario e alle partecipazioni detenute in hedge fund e fondi di private equity. Non è quindi un caso che il settore bancario sia oggi nettamente il peggiore sui mercati azionari europei, con lo Stoxx Banks che cede il 2,7 per cento.
E Obama scenderà di nuovo in campo nella serata di oggi per pronunciare l’annuale discorso sullo stato dell’Unione. Secondo rumor di stampa il presidente sarebbe pronto a un nuovo annuncio shock quale il blocco della spesa pubblica per tre anni. Unici settori esclusi dallo stop sarebbero difesa, sicurezza nazionale e politica estera. Nel pomeriggio è invece atteso un discorso del segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, che secondo indiscrezioni avrebbe sollevato alcune riserve sulle proposte presentate da Obama, mentre in serata, alle 20.15, il comitato di politica monetaria della Fed annuncerà la sua decisione sui tassi d’interesse, che secondo attese largamente condivise sul mercato dovrebbero essere confermati nella banda compresa tra lo zero e lo 0,25 per cento.
Nell’intervista al Wsj, Trichet ha inoltre sostenuto la conferma di Ben Bernanke al vertice della Federal Reserve, tema su cui negli ultimi giorni negli Usa sono state segnalate posizioni contrastanti. Il mandato di Bernanke scade il 31 gennaio.