Tokyo inciampa di nuovo, -5% il Nikkei. Investitori nipponici vendono massicciamente bond esteri

Torna forte la volatilità sulla Borsa di Tokyo dettata dai movimenti sul mercato valutario, con lo yen che questa mattina è tornato a rafforzarsi con decisione rispetto al dollaro statunitense. Gli acquisti sulla divisa nipponica sono dettati dai riscontri arrivati dal ministero delle Finanze nipponico che confermano che gli investitori giapponesi sono stati venditori netti di debito estero per la seconda settimana consecutiva.
Nikkei scivola ai minimi a 5 settimane
In chiusura l’indice Nikkei ha ceduto 5,15 punti percentuali a quota 13.589,03 punti, sui livelli più bassi a 5 settimane. Calo meno marcato del 3,8% per l’allargato Topix. Dai massimi a 5 anni toccati nelle scorse settimane l’indice Topix ha ritracciato di oltre 11 punti percentuali. Tra i singoli titoli a pagare dazio sono soprattutto le società esportatrici con Sony e Honda Motors che hanno lasciato sul terreno circa il 3%.
Sul valutario lo yen fa la voce grossa. Il cross dollaro/yen è sceso fino a quota 100,47 sui minimi dal 10 maggio.
Volatilità dei JGBs spinge i giapponesi a vendere massicciamente i bond esteri
Niente corsa ai bond esteri da parte degli investitori nipponici. Dai dati diffusi oggi dal ministero delle Finanze del Giappone si evince infatti che nelle ultime settimane banche e assicurazioni nipponiche sono state venditrici nette di obbligazioni estere. Nella settimana chiusa al 24 maggio le vendite nette di obbligazioni estere sono state pari a 1,12 mila miliardi di yen (11 mld di dollari) dando seguito alle vendite per 800 mld di yen della settimana precedente. Complessivamente nelle ultime due settimane monitorate le vendite nette sono state di quasi 2 mila mld di yen, invertendo la tendenza rispetto alle due settimane precedenti quando gli acquisti netti erano stati superiori a 514 mld di yen (5,1 mld di dollari).
Inversione di tendenza dettata dalla volatilità sull’obbligazionario nipponico che ha visto settimana scorsa il rendimento del JGBs decennale risalire fino all’1%, sui massimi dall’aprile 2012 e praticamente raddoppiato rispetto allo 0,55% a cui viaggiava il 3 aprile, il giorno prima del lancio della politica monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan volta a raggiungere il target di inflazione al 2% entro 2 anni e che nelle intenzioni delle autorità giapponesi avrebbe dovuto diminuire l’appeal dei bond nipponici spingendo gli investitori locali ad acquistare bond esteri.