Timido recupero della lira turca, dubbi legati a target BoJ spingono lo yen
Ripresa dai minimi storici per la lira turca. La divisa ha ripreso quota dopo che la banca centrale del paese ha annunciato che terrà aste per vendere dollari Usa al fine di sostenere la moneta locale. nel dettaglio l’istituto di Ankara intende tenere aste di almeno 150 milioni di dollari al giorno al tasso di riferimento del 4,5%. Il cross dollaro/lira turca è sceso in scia all’annuncio della banca centrale a ridosso di area 1,94 rispetto agli 1,947 precedenti l’annuncio. Settimana scorsa era stato toccato un minimo storico a 1,9499 complici le nuove proteste anti-governative nel Paese e il sell-off generalizzato sulle valute dei mercati emergenti innescato dall’avvio dell’exit startegy da parte della Federal Reserve.
Tra le principali valute torna a rafforzarsi lo yen (cross $/Y sceso oggi fino a 97,39) complici i nuovi dubbi circa l’efficacia della politica monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan. Takahiro Mitani, presidente del Government Pension Investment Fund (maggior fondo pensione al mondo), ha espresso dubbi circa il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione al 2%. In tal senso sono ben 21 anni, secondo quanto ha rilevato la Banca Mondiale, che l’inflazione annuale giapponese risulta sotto la soglia del 2%.
Si mantiene a cavallo di quota 1,31 il cross euro/dollaro che questa mattina non ha reagito alla diffusione dell’indice Ifo tedesco risultato in crescita a 105,9 punti a giugno, in linea con le attese. “Per ora le aspettative di un recupero negli ultimi trimestri dell’anno sembrano tenere a galla la fiducia degli operatori – commenta Vincenzo Longo, market strategist di IG – ma non è detto che un peggioramento dei mercati finanziari sui timori di rallentamento globale possano minacciare anche questi flebili segnali di ripresa nel Vecchio Continente”.