Notizie Notizie Italia Tenaris male dopo i conti, ipotesi cedola scalda il Banco. Cda fiume per Generali

Tenaris male dopo i conti, ipotesi cedola scalda il Banco. Cda fiume per Generali

24 Febbraio 2011 08:51

Partenza ancora tinta di rosso per la Borsa di Milano in scia alle chiusure negative di Tokyo e Wall Street. I listini mondiali stanno soffrendo la fiammata del petrolio a causa dell’aggravarsi della rivolta in Libia. L’emittente araba Al Arabya parla di 10 mila morti e di oltre 50 mila feriti. Una vera e propria guerra civile che potrebbe avere impatti nefasti sulle politiche energetiche del Vecchio Continente, soprattutto per l’Italia. L’Eni, infatti, è il primo operatore oil internazionale presente nel Paese nordafricano e due giorni fa ha annunciato la chiusura del gasdotto Greenstream, che trasporta il 10% del gas consumato in Italia dalla Libia a Gela.
 
Tante le storie di Borsa da raccontare in avvio, con l’indice Ftse Mib che flirta con la linea della parità sotto la soglia dei 22.000 punti. La maglia nera del paniere principale è Tenaris che lascia sul parterre il 3,23% a 16,46 euro dopo la pubblicazione dei conti. Nell’ultimo trimestre del 2010 la società dei tubi ha registrato un utile netto pari a 321,2 milioni di dollari, in crescita del 33% rispetto ai 240,8 milioni conseguiti nell’analogo periodo 2009. Nel periodo in esame il gruppo ha visto i ricavi salire del 12%, attestandosi a 2,06 miliardi contro gli 1,85 miliardi di dodici mesi prima. Positivo anche l’Ebitda, salito a 515,5 milioni (+12%) rispetto all’anno passato ma in discesa del 3% dai 531,1 milioni del terzo trimestre 2010. Guardando all’intero esercizio 2010, Tenaris ha riportato profitti pari a 1,14 miliardi (-6%) e un giro d’affari per 7,7 miliardi (-5%).
 
Di contro sono ben impostate le banche con il Banco Popolare (+0,71% a 2,55 euro) che si mette in luce dopo aver chiuso l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro senza l’intervento del consorzio di garanzia. A sostenere il titolo anche le dichiarazioni di Pier Francesco Saviotti che ha aperto all’ipotesi dividendo. “Io sono positivo – ha dichiarato il consigliere delegato dell’istituto scaligero -, ma ci sono tante cose da valutare. Non si arresta la corsa di Enel Green Power ancora maglia rosa del Ftse Mib. Il titolo della controllata verde di Enel mostra un rialzo del 2,36% a 1,73 euro. Oggi la casa madre, attraverso la controllata Endesa, dovrebbe beneficiare della terza tranche del tariff deficit collocata dal governo di Madrid.


Debole Generali (-0,50% a 15,91 euro) all’indomani del Cda fiume che ha praticamente rafforzato la posizione del group Ceo, Giovanni Perissinotto. I consiglieri del Leone, che hanno preso atto dell’uscita di Leonardo Del Vecchio, hanno ribadito che “riguardo alle politiche di investimento l’unico criterio guida delle decisioni è la creazione di valore per tutti gli azionisti”. Una decisione che potrebbe avere impatti futuri sulle partecipazioni della compagnia assicurativa: Mediobanca, Pirelli, Rcs, Telco e Gemina. Generali ha inoltre riportato i risultati preliminari del 2010 che hanno visto l’incremento della raccolta premi a 73,18 miliardi di euro (+3,8%).