Telecom: le parti in gioco nell’assemblea del 15 dicembre. Vivendi rassicura i fondi, Ubs promuove il titolo
Telecom Italia si avvia verso un’assemblea che si preannuncia bollente. Il prossimo 15 dicembre gli azionisti del gruppo tlc saranno chiamati ad approvare la conversione delle azioni risparmio e la proposta di Vivendi di allargare il Cda per fare spazio a quattro suoi consiglieri, tra cui il Ceo Arnauld de Puyfontaine. Se sul primo punto non dovrebbero esserci problemi, il clima intorno alla proposta del colosso francese, che è diventato il primo azionista di Telecom Italia con una quota pari a circa il 20% del capitale, è decisamente più incerto.
Molti fondi hanno infatti già espresso parere negativo verso la proposta di Vivendi che porterebbe il numero dei consiglieri a 17 dall’attuale 13. Il proxy advisor Iss ha consigliato ai soci di votare contro la proposta di Vivendi mentre si è detto favorevole alla conversione delle risparmio. La stessa posizione è stata condivisa da Frontis Governance, da Asati e anche da Glass Lewis.Nel mirino è però finito anche il Cda dell’ex monopolista delle telecomunicazioni, reo secondo alcuni gestori di non essere riuscito a fare spazio nel Cda al principale azionista.
Bluebell Partners, società di consulenza che dà consigli di governance a molti investitori istituzionali, ha indicato nei giorni scorsi due soluzioni in vista dell’assemblea: la prima è la dimissione di tutto il Cda con un rinnovo che comprenderà i consiglieri di Vivendi, mentre la seconda sarebbero le dimissioni dei membri del board entrati senza il voto di fiducia dell’assemblea che verrebbero sostituiti dai consiglieri indicati dal gruppo francese.
Nel frattempo Vivendi ha provato a rassicurare i fondi. L’Ad Arnauld de Puyfontaine ha infatti spiegato che la società transalpina non intende esercitare un’influenza significativa su Telecom Italia né caldeggiare un’integrazione tra i due gruppi. Questa mattina è arrivata invece la promozione sul titolo Telecom Italia da parte di Ubs che ha alzato il suo giudizio a neutral dal precedente sell. Buona la reazione in Borsa di Telecom Italia che guadagna quasi l’1% a 1,161 euro.
“Le previsioni sui fondamentali di Telecom rimangono incerte e lo scenario M&A in Brasile appare più complicato del previsto”, spiegano gli esperti di Ubs che ricordano la brillante performance del titolo negli ultimi due anni favorita dal “re-rating delle tlc europee, dalla speculazione sulla possibile cessione di Tim Brasil e dalla stabilizzazione dello quadro economico italiano”.