Telecom Italia: utile netto semestrale a 543 milioni, Brasile mercato core
Telecom Italia ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto a 543 milioni di euro rispetto alla perdita di 1.407 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, che, ricorda una nota, scontava una svalutazione dell’avviamento. I ricavi sono ammontati a 10.551 milioni di euro, in calo dell’11,2% rispetto agli 11.888 milioni di euro dei primi sei mesi del 2013 (-1.337 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 6,5% (-730 milioni di euro).
L’Ebitda si è attestato a 4.345 milioni di euro, in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 356 milioni di euro (-7,6%), e in linea con il consensus Bloomberg (4,36 miliardi) mentre l’Ebit è stato pari a 2.225 milioni di euro; nel primo semestre 2013 era invece pari a 127 milioni. L’indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno è stato di 27.358 milioni di euro, in diminuzione di 1.455 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2013.
Il Cda di Telecom Italia ha esaminato le notizie sulle attività di M&A in corso in Brasile, mercato core per il gruppo. Ha ribadito la valenza strategica delle sue attività nell’area, deliberando di proseguire l’approfondimento delle opzioni strategiche in Brasile.
Telecom Italia sottolinea come il mercato delle telecomunicazioni continui ad essere caratterizzato da una flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce) a fronte di un incremento dei servizi innovativi (broadband e servizi broadband enabled); il gruppo prevede così che l’effetto combinato di questi fenomeni determini una ulteriore flessione complessiva del mercato domestico, comunque più contenuta rispetto a quella osservata nel 2013, ed .