Tasso di disoccupazione migliore delle stime, sterlina in evidenza
Politiche monetarie divergenti e le indicazioni macro spingono al ribasso il cambio tra la moneta unica e la sterlina. Se le misure espansive dell’istituto con sede a Francoforte potrebbero aumentare ancora, oltremanica si inizia a scommettere su quando sarà avviata la normalizzazione del costo denaro. Secondo le stime raccolte da Bloomberg, la lenta risalita del tasso di riferimento d’oltremanica dal minimo storico dello 0,5% inizierà a marzo 2015 e, stando ai contratti a termine sull’interbancario ‘overnight’, l’incremento sarà limitato a 25 punti base.
La politica monetaria della Bank of England può contare sul continuo rafforzamento del mercato del lavoro che nel trimestre ad aprile ha registrato il tasso di disoccupazione minore da oltre cinque anni al 6,6 per cento, 10 punti base sotto le attese e 20pb al di sotto del dato precedente. Crescita maggiore mai registrata per gli occupati, saliti di 345 mila a 30,53 milioni, e calo delle richieste di sussidio di disoccupazione di 27,4 mila unità (da -28,4 mila, consenso -25 mila).
In questo contesto il cambio eur/gbp ha fatto segnare il sesto calo consecutivo spingendosi fino a 80,53 centesimi, il livello minore dal dicembre del 2012. Il rafforzamento del pound spinge anche l’incrocio con il biglietto verde, conosciuto come “cable”, al test della soglia psicologica di 1,68 usd.
“Una resistenza cruciale è posizionata in zona 1,682, massimo registrato ieri e trend line giornaliera discendente dai massimi annui”, ha commentato Valeria Bednarik, chief analyst di FXStreet. “Solo sopra questo livello -continua l’esperta- il cross sarà in grado di proseguire il rally in direzione del test in zona 1,6860”.
Alle 23 italiane l’attenzione degli operatori sarà rivolta dall’altra parte del mondo. Gli analisti si attendono che la Reserve Bank of New Zealand annunci un nuovo incremento del costo del denaro dello 0,25 al 3,25 per cento.