Svizzera: indice Smi rimbalza dopo ribassi scorsa settimana su mossa SNB
La Borsa svizzera rimbalza dopo i pesanti ribassi registrati nelle ultime due seduta della scorsa settimana in scia alla mossa a sorpresa della Banca nazionale svizzera. Giovedì scorso la Swiss National Bank (SNB) ha infatti deciso di smettere di difendere la valuta nazionale, abbandonando la soglia di 1,20 nel cambio tra euro e franco svizzero. Intorno alle 11.40 l'indice Smi sale di oltre il 3% a 8.165,4 punti.
"Con la decisione da parte della SNB di rimuovere il peg tra euro e franco abbiamo assistito ad un movimento epocale che ha confermato come il mercato fosse lungo di franchi da parte degli investitori istituzionali che, durante i primi anni della crisi, hanno iniziato a convertire parte dei propri portafogli in franchi svizzeri", dichiara Matteo Paganini, capo analista di Fxcm. "Franchi acquistati e mai venduti a causa del fatto che gli investitori non sono mai stati in grado di spostare il proprio orizzonte temporale di investimento sul medio periodo - aggiunge Paganini - Se si fossero infatti create delle aspettative razionali valide, avremmo potuto assistere alla liquidazione di parte dei franchi detenuti nei portafogli istituzionali a finanziamento di posizionamenti su altre attività finanziarie, una mossa che sarebbe valsa la pena nel momento in cui i nuovi posizionamenti non avessero riguardato il breve periodo, time frame senza ombra di dubbio che ha guidato l'operatività di molti investitori negli ultimi anni".
"Con la rivalutazione del franco si vanno a creare diversi scenari di analisi ed operativi, ma prima di ragionare su di essi occorre dare il tempo al mercato di poter digerire quanto accaduto", concludono da Fxcm.
"Con la decisione da parte della SNB di rimuovere il peg tra euro e franco abbiamo assistito ad un movimento epocale che ha confermato come il mercato fosse lungo di franchi da parte degli investitori istituzionali che, durante i primi anni della crisi, hanno iniziato a convertire parte dei propri portafogli in franchi svizzeri", dichiara Matteo Paganini, capo analista di Fxcm. "Franchi acquistati e mai venduti a causa del fatto che gli investitori non sono mai stati in grado di spostare il proprio orizzonte temporale di investimento sul medio periodo - aggiunge Paganini - Se si fossero infatti create delle aspettative razionali valide, avremmo potuto assistere alla liquidazione di parte dei franchi detenuti nei portafogli istituzionali a finanziamento di posizionamenti su altre attività finanziarie, una mossa che sarebbe valsa la pena nel momento in cui i nuovi posizionamenti non avessero riguardato il breve periodo, time frame senza ombra di dubbio che ha guidato l'operatività di molti investitori negli ultimi anni".
"Con la rivalutazione del franco si vanno a creare diversi scenari di analisi ed operativi, ma prima di ragionare su di essi occorre dare il tempo al mercato di poter digerire quanto accaduto", concludono da Fxcm.