Super-martedì da brividi per l’Italia, tra speranza mini-rimbalzo PIL ed ennesimo test Btp
Giornata spartiacque quella odierna per l’Italia con una raffica di dati economici in arrivo, tra cui spicca quello sul PIL del primo trimestre 2019. Il dato odierno potrebbe segnare un’importante inversione di tendenza con un ‘mini-rimbalzo’ per l’economia tricolore e quindi l’uscita dal tunnel della recessione. In arrivo anche importanti dati dal mercato del lavoro e in tarda mattinata anche l’asta BTP, chiamata a confermare la forte domanda sulla carta italiana in questa prima parte dell’anno.
Verso uscita da recessione, ma attese per 2019 sono sempre molto deboli
Grande attesa soprattutto per i dati Istat sul PIL italiano che potrebbe evidenziare una lieve ripresa con quindi uscita dalla recessione in cui era caduto il paese nella seconda metà del 2018. Il consensus si posiziona per una crescita congiunturale dello 0,1%, in linea con le ultime indicazioni di Bankitalia. Nei precedenti trimestri il PIL ha segnato -0,1% e -0,2% rispettivamente nel terzo e nel quarto trimestre del 2018, segnando il ritorno in recessione tecnica. Ad alimentare le speranze di una piccola ripartenza dell’economia tricolore sono stati soprattutto i dati di gennaio e febbraio della produzione industriale, rimbalzata con decisione.
Cenerentola d’Europa e rischio procedura d’infrazione a giugno
L’Italia è anche attualmente l’ unico stato membro dell’UE in recessione. Il governo a inizio mese ha tagliato le previsioni di crescita per l’anno in corso dall’1% allo 0,2%, mentre alcune istituzioni come l’Ocse stimano una crescita negativa per quest’anno (-0,2%). L’Fmi indica un risicato +0,1% così come S&P.
Nuove stime sull’Italia sono in arrivo tra una settimana con la Commissione europea che diffonderà le nuove stime il prossimo 7 maggio. La vera data chiave per l’Italia sarà però il 5 giugno quando l’Ue redigerà le raccomandazioni sui singoli paesi e non è escluso che arrivi la proposta di apertura di una procedura di infrazione, anche se la soluzione più probabile è un rinvio al prossimo autunno in coincidenza con la predisposizione della legge di bilancio 2020 chiamata a disinnescare le clausole di salvaguardia che prevedono aumenti IVA per 23 mld dal 2020.
La debole crescita prevista quest’anno rischia di comportare un aumento del debito pubblico italiano. L’Eurostat ha recentemente confermato che il debito pubblico italiano ha invertito la sua tendenza al ribasso e che è cresciuto di quasi l’1% nel 2018, raggiungendo il 132,2% del prodotto interno lordo.
Sempre l’Istat diffonderà oggi il dato sulla disoccupazione italiana al mese di marzo (a febbraio era risalita al 10,7%) e quello sull’inflazione preliminare di aprile.
Asta Btp chiamata a confermare fiducia su carta italiana
Sempre oggi in agenda l’asta Btp con il Tesoro che intente allocare titoli a media lunga scadenza per massimi 6,5 miliardi di euro. (importo compreso tra 5,25 e 6,5 miliardi). Spiccano la terza tranche del Btp a 5 anni (luglio 2024, cedola 1,75%) con l’allocazione di un ammontare compreso tra 2 e 2,5 miliardi e la quinta tranche del Btp decennale (agosto 2029) che vedrà l’offerta di titoli per 2,5-3 miliardi di euro. In offerta infine Ccteu (gennaio 2025) per un ammontare compreso tra 750 milioni e un miliardo.
Sul secondario il Btp decennale italiano è tornato a segnare un rendimento poco superiore al 2,5% dopo che venerdì scorso il nulla di fatto di S&P sul rating italiano ha contribuito a restringere lo spread.