Sull’S&P exploit di Prysmian, bene anche Eni e Unipol
In testa all'indice delle principali 40 blue chip milanesi si è posizionata Prysmian (+4,31%). Il titolo del gruppo attivo nel settore dei cavi è stato sospinto dalla notizia relativa alla realizzazione in Gran Bretagna dei collegamenti energia tra il più grande parco eolico offshore al mondo (Greater Gabbard) e le reti elettriche sulla terraferma. Il contratto ha un valore complessivo di 93 milioni di euro. In buon rialzo anche i titoli energetici con Eni (+1,16%) che, dopo il via libera del governo belga, ha firmato l'accordo con Suez per l'acquisizione per cassa della partecipazione del 57,243% della società belga Distrigas a un prezzo pari a 2,74 miliardi di euro. Bene anche Saipem (+1,45%), confermata da Merrill Lynch tra i suoi titoli preferiti del settore oil. La raccomandazione è rimasta ferma al gradino "buy" con prezzo obiettivo a quota 35 euro sulle attese di sorprese positive in termini di margini e di un'accelerazione degli ordini nel secondo semestre. In affanno il comparto finanziario ad eccezione di Unipol (+2,98%), sostenuta dalle parole del suo presidente, Pierluigi Stefanini. "L'accorciamento della catena di controllo di Unipol, che passa attraverso Holmo e Finsoe, sta andando avanti, ma richiede del tempo", ha dichiarato Stefanini.