Sui mercati europei torna l’ottimismo in attesa del summit Ue
Intonazione decisamente positiva per le Borse europee con rialzi superiori al punto percentuale. L’indice Ftse Mib si è riportato sopra l soglia dei 16mila punti. Alle 09.30 l’indice guida italiano viaggia in progresso dell’1,77% a quota 16.129 punti. Crescono le attese del mercato in vista del summit europeo che inizierà domani e da cui dovrebbe uscire un piano decisivo per tamponare la crisi del debito. Ieri sera Wall Street ha chiuso contrastata con il Dow Jones in rialzo dello 0,43%, mentre il tecnologico Nasdaq ha ceduto lo 0,23%.
Prosegue il tour europeo di Geithner, oggi a Parigi e domani a Milano
“Segnali incoraggianti dall’Europa”. Sono le parole pronunciate ieri dal segretario del Tesoro Usa, Timothy Geithner, a seguito dell’incontro a Berlino con il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. Geithner, che ha incontrato anche il presidente della Bce Mario Draghi, ha mostrato segnali di apprezzamento verso le misure adottate dall’Italia e i progressi verso un accordo su un nuovo patto fiscale che vada nella direzione di un’Europa più forte. Oggi Geithner volerà a Parigi per incontrare il presidente francese, Nicolas Sarkozy, mentre domani sarà a Milano per incontrare il premier Mario Monti.
“Segnali incoraggianti dall’Europa”. Sono le parole pronunciate ieri dal segretario del Tesoro Usa, Timothy Geithner, a seguito dell’incontro a Berlino con il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. Geithner, che ha incontrato anche il presidente della Bce Mario Draghi, ha mostrato segnali di apprezzamento verso le misure adottate dall’Italia e i progressi verso un accordo su un nuovo patto fiscale che vada nella direzione di un’Europa più forte. Oggi Geithner volerà a Parigi per incontrare il presidente francese, Nicolas Sarkozy, mentre domani sarà a Milano per incontrare il premier Mario Monti.
Rendimento Btp 10 anni si mantiene sotto il 6%, oggi asta tedesca
In mattinata riflettori puntati in Europa anche all’asta di titoli governativi tedeschi a 5 anni per 5 miliardi di euro. Test importante dopo il flop dello scorso 23 novembre quando l’asta di Bund decennali si concluse con con il collocamento di titoli per 3,644 miliardi di euro, oltre il 35% al di sotto del quantitativo offerto.
Sull’obbligazionario il differenziale di rendimento tra Btp a 10 anni e Bund tedesco si mantiene a minimi da fine ottobre in area 365 punti base con il rendimento del decennale italiano che si mantiene sotto la soglia del 6%.
In mattinata riflettori puntati in Europa anche all’asta di titoli governativi tedeschi a 5 anni per 5 miliardi di euro. Test importante dopo il flop dello scorso 23 novembre quando l’asta di Bund decennali si concluse con con il collocamento di titoli per 3,644 miliardi di euro, oltre il 35% al di sotto del quantitativo offerto.
Sull’obbligazionario il differenziale di rendimento tra Btp a 10 anni e Bund tedesco si mantiene a minimi da fine ottobre in area 365 punti base con il rendimento del decennale italiano che si mantiene sotto la soglia del 6%.
Domani la Bce, atteso nuovo taglio del costo del denaro
L’agenda macro odierna prevede la diffusione dei dati sulla produzione industriale in Italia, Gran Bretagna e Germania. Nel pomeriggio nessun dato di rilievo in arrivo da oltreoceano. Questa mattina buone indicazioni sono pervenute dall’Australia con il pil salito oltre le attese, del 2,5% annuo, nel terzo trimestre con un progresso congiunturale dell’1%.
L’agenda macro odierna prevede la diffusione dei dati sulla produzione industriale in Italia, Gran Bretagna e Germania. Nel pomeriggio nessun dato di rilievo in arrivo da oltreoceano. Questa mattina buone indicazioni sono pervenute dall’Australia con il pil salito oltre le attese, del 2,5% annuo, nel terzo trimestre con un progresso congiunturale dell’1%.
Domani la Banca centrale europea con ogni probabilità apporterà il secondo taglio consecutivo dei tassi riportandoli all’1%. E con l’arrivo del nuovo anno i tassi potrebbero scendere ancora con importanti case d’affari che li vedono scendere velocemente allo 0,5%. Barclays stima un taglio allo 0,75% a gennaio e poi allo 0,50% a febbraio. Gli esperti britannici si attendono però ulteriori mosse “non convenzionali” per il sostegno del sistema creditizio. Una soluzione per la Bce potrebbe essere quella di ammettere come collaterali anche asset non denominati in euro ma anche in dollari, sterline e yen giapponesi. Secondo Barlcays, tra le misure non convenzionali per la liquidità delle banche è probabile anche l’introduzione di operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) a due e tre anni, più flessibili.