Suez-Gdf, unite contro Enel
I presidenti di Suez e Gaz de France hanno emesso un comunicato congiunto per ribadire che la fusione tra le due società "permette di massimizzare gli interessi industriali, massimizzare le sinergie e di tutelare a breve e medio termine i dipendenti e la clientela". Ancora una punta di nazionalismo dunque, dietro il tentativo di bloccare Enel nell'acquisizione di Suez. Il governo francese, in seguito all'incontro tra Romano Prodi e Jacques Chirac, durante il quale il primo ministro italiano ha chiesto pari opportunità per tutte le aziende europee, sta preparando percorsi diversi per i provvedimenti relativi alla liberalizzazione del mercato energetico, scadenza improrogabile luglio 2007, e per la privatizzazione di Gdf, che richiede la modifica di una norma che impedisce allo stato francese di scendere sotto il 70% del capitale. Ma la tenuta politica della maggioranza francese ha subito qualche scossone di troppo (la privatizzazione di Gdf in particolare non piace ai sindacati). Ciò potrebbe favorire il rientro in gioco della società italiana, anche se è ancora presto per verificare l'esistenza della reciprocità chiesta da Prodi.