Stipulato atto di fusione acquedotti genovesi, nasce Mediterranea delle acque
Arriva l'atto finale della riorganizzazione del sistema idrico genovese. E stato infatti stipulato l'atto di fusione per incorporazione in Acquedotto Nicolay di Genova Acque, Acqua Italia e Acquedotto de Ferrari Galliera (quest'ultimo quotato), che avrà effetto a partire dal 7 giugno, quando la società incorporante prenderà la nuova denominazione di Mediterranea delle acque e sarà controllata da Amga (prossima alla fusione con Aem Torino dalla quale nascerà Iride). La nuova entità resterà sul listino milanese e avrà un capitale società pari a 15,337 milioni di euro, suddiviso in 76.658.019 azioni dal valore unitario di 0,20 euro. L'operazione richiede l'emissione di 63.266.187 nuovi titoli, che saranno destinati alle operazioni di concambio con i titoli delle società incorporate. Per ogni azione ordinaria Acquedotto de Ferrari Galliera (Adfg) verranno corrisposte 1,188 azioni ordinarie dell'incorporanda, mentre ogni Adfg risparmio sarà sostituita da 0,891 ordinarie Mediterranea delle Acque. Gli azionisti di Acqua Italia potranno invece disporre di 1,432 azioni della nuova società per ogni titolo posseduto. Infine è stato individuato in 0,15 Mediterranea delle acque il rapporto di concambio per ogni azione Genova Acque. La fusione, sospesa a suo tempo per un ricorso presentato da alcuni azionisti di risparmio di Adfg, non chiude però il contenzioso legale aperto da questi ultimi, che andrà avanti in parallelo. Gli azionisti che avevano promosso l'istanza chiedevano un concambio 1 a 1 con le ordinarie Mediterranea, in linea con la più generale prassi degli ultimi anni in borsa. Concambio che è stato invece negato finora.