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Sterlina su supporti importanti per evitare chiusura mensile peggiore dal 2002

Pubblicato 18 Gennaio 2016 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:01

La sterlina, dopo aver abbandonato quota 1,50 a metà dicembre, si è portata su importanti supporti in area 1,4220, cedendo quasi il 5% nei confronti del dollaro Usa. Referendum sull’uscita dall’Unione europea ma soprattutto divergenza tra Fed e BoE sono alla base di quella che potrebbe essere la chiusura mensile peggiore dal 2002.

Da inizio anno il cable, il cambio tra sterlina e dollaro Usa, ha perso circa 3 punti percentuali. Da metà dicembre la discesa è stata del 5 per cento. La valuta britannica è sotto pressione per diversi motivi. Il più importante, secondo Michael Hewson chief market analyst di Cmc Markets Uk, è “la divergenza tra le politiche monetarie di Bank of England e Federal Reserve”. La BoE ha confermato i tassi di interesse allo 0,5% nella prima riunione del 2016 tenutasi giovedì scorso ed “è probabile che rimarranno ancorati vicino ai livelli sui quali si trovano da 82 mesi”. Oltreoceano, per contro, ci si aspetta che la Fed “possa estendere i rialzi anche oltre il 2016. Considerando il tenore di alcuni dati economici pubblicati negli Stati Uniti questa aspettativa potrebbe essere errata”. 

La debolezza della sterlina non sarebbe invece riconducibile alle preoccupazioni per il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea (Brexit). “Se fosse vero – spiega Hewson – la sterlina avrebbe dovuto mettere a segno ribassi simili anche nei confronti di altre valute. Invece se guardiamo l’andamento della moneta britannica contro le valute del G10 a partire da febbraio 2014 la sterlina mostra una performance migliore nella maggior parte dei casi mentre ha perso terreno nei confronti del dollaro”.  

Il cambio sterlina/dollaro Usa è arrivato così su supporti importanti, in area 1,4220, i minimi della primavera 2010 toccato all’indomani delle elezioni che costrinsero Conservatori e Liberal-democratici ad accordarsi per un governo di coalizione. Nessuno dei due partiti maggiori disponeva infatti della maggioranza assoluta (hung Parliament). Quota 1,4220 rappresenta l’ultimo baluardo prima di area 1,40 ossia la base del range di movimento del cable negli ultimi 25 anni. Livelli da cui è possibile rimbalzare ma che non toglierebbero dai guai la sterlina. “Una tenuta degli importanti supporti indicati potrebbe non evitare alla sterlina la chiusura mensile più bassa dall’inizio del 2002. Anche nel mezzo della crisi finanziaria, nel gennaio 2009 – spiega Hewson – dopo aver toccato area 1,35, la sterlina riuscì a terminare il mese sopra 1,42. Per avere una chiusura mensile sotto 1,41 bisogna risalire fino al 1985”.