Sterlina ai minimi a 2 anni e mezzo dopo perdita tripla A
Inizio di ottava con riflettori puntati sulla sterlina. La perdita della tripla A da parte del Regno Unito, decretata venerdì sera da Moody’s, ha spinto al ribasso la sterlina con il cross pound/dollaro è sceso fino a un minimo a 1,5072, livello più basso a oltre 2 anni e mezzo, per poi assestarsi in area 1,515. Da inizio anno la divisa britannica presenta un saldo negativo del 7% rispetto al dollaro statunitense. Il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, ha detto che la decisione di Moody’s non cambia la situazione con il governo che intende rispettare il suo percorso per ridurre il debito della Gran Bretagna. Di contro il partito d’opposizione dei laburisti chiede a gran voce un cambio di politica con più enfasi alla crescita rispetto alla riduzione del deficit.
Nuova discesa sui minimi a 3 anni per lo yen con cross $/Y salito nella prima parte della giornata fino a 94,77 per poi riportarsi a ridosso di quota 94. La divisa nipponica è stata trascinata al ribasso dalle ipotesi che circolano sulla nomina dell’attuale presidente della Asian Development Bank, Haruhiko Kuroda, alla guida della Bank of Japan (BoJ). I due vice governatori dovrebbero essere Iwata, un accademico, e Nakaso, un esponente della BoJ. L’attuale governatore della Boj, Masaaki Shirakawa, lascerà l’incarico il 19 marzo prossimo.
“I candidati selezionati dal governo hanno già espresso posizioni molto interventiste sulla politica monetaria – rimarca l’ufficio studi di Intesa Sanpaolo – Il rinnovo dei vertici della BoJ dovrebbe essere operativo per la riunione di inizio aprile. Prevediamo che già allora venga ulteriormente aumentato il programma di acquisto titoli. Invece, alla riunione della prossima settimana ci aspettiamo che la banca centrale non modifichi la strategia di politica monetaria”.