Standard Ethics: attribuito a Finmeccanica rating EE- con outlook positivo
Standard Ethics ha attribuito a Finmeccanica il rating EE- con outlook positivo con decorrenza dal prossimo 1° gennaio 2014. L'attribuzione del rating segue un periodo di sospensione di oltre tre anni. La nuova attribuzione dello Standard Ethics Rating certifica così l'adeguamento da parte dell'azienda italiana alle principali indicazioni internazionali volontarie in materia di corporate governance e responsabilità sociale delle imprese.
"Le implementazioni effettuate, soprattutto concentrate tra il luglio 2012 e l'aprile 2013, seppure inizialmente derivanti dal potenziamento del modello ai sensi del D.lsg 231/2001, sono in linea con gli orientamenti internazionali ed hanno ricollocato adeguatamente lo stesso codice etico all'interno del modello di governo aziendale", hanno fatto sapere da Standard Ethics.
Gli analisti dell'agenzia di rating hanno inoltre evidenziato come si siano registrate anche "migliorie sul fronte della gestione dei rischi a seguito della creazione di apposi presidi, come il Group Management Committee e, soprattutto, organi di vigilanza nelle società del gruppo".
Standard Ethics ritiene che questo percorso migliorativo possa proseguire attraverso un uso più esteso delle indicazioni internazionali. Ad esempio adottando le istanze in materia di sostenibilità poste dalla Strategia 2020 della Commissione Europea.
Sul fronte della Corporate Governance, la formale adozione del principio "comply or explain" in materia di rendicontazione volontaria potrebbe incrementare il commitment aziendale in fatto di trasparenza agli occhi degli investitori.
"Proprio in riferimento a detto principio, è lecito aspettarsi dalle grandi società italiane del FTSE Mib che interiorizzino, in riferimento alle comunicazioni i materia di rating e di sostenibilità, la regola di comunicare non solo i riconoscimenti positivi ma anche le valutazioni più critiche", conclude Standard Ethics, secondo cui "sarebbe un adeguamento a standard più elevati ed un segnale di maturità del sistema".
"Le implementazioni effettuate, soprattutto concentrate tra il luglio 2012 e l'aprile 2013, seppure inizialmente derivanti dal potenziamento del modello ai sensi del D.lsg 231/2001, sono in linea con gli orientamenti internazionali ed hanno ricollocato adeguatamente lo stesso codice etico all'interno del modello di governo aziendale", hanno fatto sapere da Standard Ethics.
Gli analisti dell'agenzia di rating hanno inoltre evidenziato come si siano registrate anche "migliorie sul fronte della gestione dei rischi a seguito della creazione di apposi presidi, come il Group Management Committee e, soprattutto, organi di vigilanza nelle società del gruppo".
Standard Ethics ritiene che questo percorso migliorativo possa proseguire attraverso un uso più esteso delle indicazioni internazionali. Ad esempio adottando le istanze in materia di sostenibilità poste dalla Strategia 2020 della Commissione Europea.
Sul fronte della Corporate Governance, la formale adozione del principio "comply or explain" in materia di rendicontazione volontaria potrebbe incrementare il commitment aziendale in fatto di trasparenza agli occhi degli investitori.
"Proprio in riferimento a detto principio, è lecito aspettarsi dalle grandi società italiane del FTSE Mib che interiorizzino, in riferimento alle comunicazioni i materia di rating e di sostenibilità, la regola di comunicare non solo i riconoscimenti positivi ma anche le valutazioni più critiche", conclude Standard Ethics, secondo cui "sarebbe un adeguamento a standard più elevati ed un segnale di maturità del sistema".