Squid Game effect anche a Wall Street, riflettori su Netflix. Attese per 3° trimestre e analisi tecnica del titolo
La tornata di trimestrali di Wall Street in arrivo nei prossimi giorni vede in primo piano i numeri di Netflix che alzerà il velo sui conti oggi a mercati chiusi. Il colosso di streaming gongola grazie alla serie dei record, Squid Game, la più vista in almeno 90 paesi che ha catturato oltre 130 milioni di spettatori in tutto il mondo ha già raggiunto un valore di circa 900 milioni di dollari come rivela l’agenzia Bloomberg, citando un documento interno della società di streaming ( la serie ha avuto un budget pari a 21,4 milioni di dollari).
Squid Game è stata vista per un totale di 1,4 miliardi di ore, infrangendo il precedente primato di Bridgerton e l’89% degli spettatori ha visto almeno un episodio, mentre la percentuale di chi è arrivato fino all’ultimo fotogramma scende al 66%. Forte di questo successo per gli analisti Netflix chiuderà il trimestre con numeri importanti soprattutto sul fronte crescita abbonati in scia all’aumento delle sottoscrizioni a fine trimestre grazie a Squid Game.
La serie sudcoreana è uscita il 17 settembre diventando un successo globale in poche settimane. La serie racconta le vicende di un gruppo di 456 coreani fortemente indebitati che decidono di partecipare ad una sfida mortale per vincere un enorme somma di denaro (45,6 miliardi di won ovvero 33,2 milioni di euro).
Primo titolo growth al test conti
Cosa aspettarsi quindi dai conti di Netflix? I numeri in arrivo stasera saranno utili “per capire la capacità del gruppo di evidenziare performance positive rispetto ai trimestri precedenti, nonostante una competizione sempre più agguerrita (Amazon Prime Video, Hulu, HBO Max, Disney+ Peacock e Apple TV+ )”, argomenta Filippo A. Diodovich, Senior Market Strategist, che ricorda come Netflix sarà il primo titolo importante della categoria “growth” a pubblicare le cifre trimestrali e fa parte anche dell’indice molto negoziato US Fang che comprende anche Amazon, Apple, Facebook, Google/Alphabet, Nvidia, Tesla , Twitter, Alibaba e Baidu .
L’utile per azione è atteso 2,56 dollari per azione, nel trimestre precedente era stato pari a 2,97 dollari per azione (inferiore alle stime del consensus). Nel terzo trimestre 2020 l’eps era risultato pari a 1,74 dollari per azione. I ricavi attesi sono pari a 7,48 miliardi di dollari. Il giro d’affari nel trimestre precedente si era attestato a 7,34 miliardi dollari, nel terzo trimestre 2020 a 6,4 miliardi di dollari.
“Il dato sicuramente più significativo per la comunità finanziaria sarà quello relativo ai nuovi iscritti i cosiddetti new subscribers. Netflix ha previsto 3,5 milione di nuovi utenti. Il consensus si aspetta un aumento di sottoscrittori pari a 3,7 milioni di nuovi utenti. Riteniamo che nonostante la concorrenza dei competitori Netflix possa ancora mantenere buoni numeri anche in Europa e negli Stati Uniti”, asserisce Diodovich.
Il titolo Netflix è reduce dai massimi storici toccati nella prima settimana di ottobre ed è stato l’unico Faang a salire nel mese di settembre. Da inizio anno il saldo è di +22% con titolo che ieri ha chiuso in area 637$. “Il mantenimento al di sopra del supporto in area $612 può essere considerato una indicazione rialzista per tornare a segnare nuovi massimi – rimarca Diodovich – . Crediamo che per rilanciare il trend di lungo periodo servirà una vittoria al di sopra della resistenza posizionata a $647, condizione che darà continuità al trend di fondo e proietterà i prezzi del colosso delle serie TV verso obiettivi a $660 e $680. Primi segnali ribassisti giungeranno invece con il cedimento del sostegno a $612 preludio a un ribasso verso $590 e $575”.