Notizie Sprint del kiwi dopo nulla di fatto Rbnz, rimbalzo dell’euro

Sprint del kiwi dopo nulla di fatto Rbnz, rimbalzo dell’euro

12 Marzo 2015 09:27

Nulla di fatto, come da attese, da parte della Reserve Bank of New Zealand (Rbnz) che questa notte ha mantenuto il livello dei tassi di interesse fermo al 3,5 per cento. La prospettiva centrale indicata dall’istituto di Wellington è il mantenimento dei tassi invariati anche nel prossimo futuro. Lo statement della banca centrale neozelandese rimarca però che potrebbe eventualmente alzare o abbassare il costo del denaro in risposta al flusso di dati economici. “La nostra proiezione centrale è di tassi fermi per un po’ di tempo”, ha detto il governatore della Rbnz, Graeme Wheeler. Il numero uno della Rbnz ha poi reiterato che il tasso di cambio rimane alto guardando alle attuali condizioni economiche.

La reazione del dollaro neozelandese è stata di un rialzo con cross nzd/usd schizzato in area 0,738 rispetto a quota 0,72 a cui viaggiava prima della Rbnz. “Il sentiment dovrebbe diventare positivo, se prima della chiusura settimanale saranno superate le barriere a 0,7385/0,7400”, rimarcano oggi gli analisti di Swissquote. 

Euro tocca minimi sotto 1,05 e poi rimbalza

Tra le major si sta assistendo questa mattina al rimbalzo del’euro tornato a ridosso di 1,06 dopo aver toccato nella notte un minimo a 1,0495. Sul valutario si continua a guardare soprattutto al meeting della Federal Reserve in agenda settimana prossima. Ieri il rally del biglietto verde contro le altre valute è stato alimentato dall’indiscrezione, riportata dal Wall Street Journal, che ha detto che la Federal Reserve sta pensando di abbandonare la sua promessa di essere “paziente” prima di alzare i tassi. Oggi intanto c’è attesa per il dato sulle vendite al dettaglio statunitensi relative al mese di gennaio (consensus +0,3%). “Il dato è cruciale e solo figure deludenti potrebbero affievolire i timori di un rialzo dei tassi a giugno da parte della Fed – sottolinea Vincenzo Longo, market strategist di IG – . Il forte ipervenduto degli ultimi giorni potrebbe determinare risalite importanti (dell’euro/dollaro) verso area 1,08”. Lo strategist di IG ritiene che la parità del cambio potrebbe essere raggiunta tra i meeting di giugno e settembre della Fed, quelli più indiziati per il materializzarsi del primo rialzo dei tassi da parte della banca centrale statunitense.  Diverse altre primarie case d’affari (Barclays, Deutsche Bank, ING e Credit Suisse) ritengono che la parità tra euro e dollaro – vista l’ultima volta nel dicembre 2002 – sarà raggiunta entro la fine di quest’anno.