Spiragli di accordo su tetto debito sostengono il dollaro
Biglietto verde in ripresa sui mercati valutari sull’aumento delle speranze di un accordo al Congresso Usa per evitare il default tecnico. I leader del Congresso si sono detti aperti a un aumento a breve termine nel limite di indebitamento. La scadenza sull’innalzamento del tetto al debito è il prossimo 17 ottobre. “La nomina di una super-colomba come la Yellen e le speranze che l’incontro di stasera di Obama con un drappello di senatori repubblicani possa sbloccare l’impasse sul debt ceiling hanno ridato fiato agli investitori”, commenta oggi Michael Hewson, Senior Market Analyst di CMC Markets.
Il cross euro/dollaro è così sceso questa mattina a ridosso di quota 1,35, mentre lo yen/dollaro si è portato a 97,7.
Intanto ieri sera sono arrivate anche indicazioni riguardo la politica monetaria della Fed. Dalle minute dell’ultima riunione del comitato operativo della banca centrale statunitense è emerso che la maggioranza all’interno del board della banca centrale americana ritiene che il piano di progressivo ritiro degli stimoli monetari (tapering) debba partire quest’anno per concludersi a metà 2014.
Tra le altre valute mattinata altalenante per il dollaro australiano che inizialmente era sceso in scia alla diffusione dei dati sul mercato del lavoro australiano. I nuovo posti di lavoro creati a settembre sono stati pari a 9.100 rispetto ai 15mila attesi dal mercato. Il tasso di disoccupazione è comunque sceso a sorpresa al 5,6% dal precedente 5,8%. Il dollaro australiano si mantiene in area 0,9435 rispetto al dollaro Usa.