S&P, Ftse Mib, euro, banche europee: Deutsche Bank presenta trend a 10 anni da crisi (TABELLE)
Lo scorso lunedì 9 ottobre è stata una data cruciale per Wall Street e i mercati azionari globali: è stato infatti il decimo anniversario dell’inizio di uno dei peggiori mercati orso che la storia ricordi. Come hanno performato, in questi ultimi 10 anni, gli asset finanziari mondiali? A dare la risposta è Jim Reid, analista di Deutsche Bank, nella nota “Early Morning Reid” pubblicata ieri.
Il riferimento è a quel mercato orso legato all’esplosione della crisi subprime che iniziò il 9 ottobre del 2007, e terminò nel marzo del 2009.
In termini di dollari, con il suo boom +102% lo S&P è al primo posto della classifica di 38 asset globali esaminati: al secondo posto l’High Yield Usa +85%. Tra i migliori compare anche l’oro +74%.
In tutto sono 26 su 38 gli asset che presentano rendimenti positivi, mentre 12 sono in perdita.
L’azionario della Grecia guida i ribassi, con un tonfo dell’85%; seguono le banche europee -54%, la borsa di Lisbona (-39%) e il petrolio (-38%). C’è anche il Ftse Mib, che ha perso in questi 10 anni il 34%, insieme al Bovespa -33%, al Micex della borsa di Mosca -30%, a Shanghai -18%, e all’Ibex -2%.
La seconda tabella successiva considera sempre i rendimenti complessivi in 10 anni dei diversi asset, facendo tuttavia una comparazione tra il trend espresso in dollari e quello calcolato in valuta locale.
Dal report di Deutsche Bank emerge soprattutto che, se l’azionario e i mercati del credito Usa sono riusciti a resistere all’impatto della crisi, prosperando anzi nel corso di questi anni, profonde cicatrici rimangono soprattutto per gli asset della periferia dell’Eurozona.