Notizie Notizie Italia Sorgenia: oggi vertice con banche creditrici. De Benedetti, è un caso aziendale non politico

Sorgenia: oggi vertice con banche creditrici. De Benedetti, è un caso aziendale non politico

3 Marzo 2014 08:47

Giornata quella odierna che potrebbe essere decisiva per il futuro di Sorgenia. Questa mattina infatti si riuniranno a Milano le 21 banche creditrici, esposte per 1,86 miliardi di euro complessivi, con i vertici della società della famiglia De Benedetti. Al tavolo probabilmente sarà presente anche il socio di controllo Cir insieme, tra gli altri, ai numeri uno di Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Banca Imi, Banco Popolare, Ubi Banca e Bpm. E sarà proprio Cir a dover formalizzare l’entità del suo contributo alla salvezza della società che deve fare i conti con circa 600 milioni di debiti in eccesso. Le soluzioni sono due: o si troverà un accordo per la ristrutturazione del debito o Sorgenia con ogni probabilità imboccherà la strada delle procedure concorsuali.

Non facciamo regali a nessuno, nemmeno alla famiglia De Benedetti“, ha dichiarato l’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, tra gli istituti di crediti creditrici dell’azienda. “Siamo disponibili ma a condizione che il gruppo partecipi con una percentuale corretta”. “Se Cir farà la sua parte, le banche hanno già dichiarato che faranno la loro”. In particolare, le banche sono disposte a stralciare circa 450 milioni di euro (300 milioni di conversione in equity e 150 milioni di prestito convertendo) se Cir fosse disposta a mettere sul piatto almeno 150 milioni di euro. La controllata di Cir avrebbe invece intenzione di sborsare 100 milioni di euro.

Nel frattempo, Rodolfo De Benedetti, presidente di Cir, in una lettera indirizzata al Corriere della Sera ha voluto dire la sua a proposito dell’articolo ‘Il governo, le banche e le scelte del ministero. Quella rete di salvataggio per Sorgenia’, apparso ieri sul quotidiano nazionale. “Mi spiace constatare che si cerchi in tutti i modi, per ragioni che fatico a comprendere, di creare un caso politico su quello che, nei fatti, è unicamente un problema aziendale che coinvolge azionisti e istituti finanziatori”. A detta del figlio di Carlo De Benedetti, l’articolo “mette insieme in modo improprio la situazione di Sorgenia e la necessità di ristrutturarne il debito, il capacity payment per i produttori di energia elettrica, le presunte pressioni nei confronti dell’ex ministro Barca e addirittura le nomine ai vertici delle aziende pubbliche”.