I sogni di gloria di Unicredit azzoppano il titolo
Non è un periodo fortunato per le banche che accarezzano sogni di gloria, anzi di espansione. L'ultima vittima è Unicredit. Il titolo dell'istituto guidato da Alessandro Profumo accusa un ribasso dello 0,37%, scambiando a quota 4,10 euro. La vicenda è nota alle cronache, ma per chi si fosse perso qualche puntata il riassunto è d'obbligo. SanPaolo Imi e Dexia annunciano settimana scorsa colloqui volti a una fusione. Il mercato non apprezza il progetto, gli analisti non apprezzano, i soci stessi delle banche protagoniste non apprezzano. Risultato: tregua. Dato che il tempo è denaro, Dexia non vuole perder tempo e pensa a partner alternativi. Tra i tanti spunta il nome di Unicredit. La banca di Alessandro Profumo smentisce ieri ufficialmente. Ma poi tramite Carlo Salvatori si viene a sapere oggi che Unicredit è in realtà pronta a cogliere le occasioni di aggregazioni che le si presentaranno sia in Italia sia all'estero. "Dipende dalle circostanze e dalle condizioni". E' quanto ha affermato il presidente dell'istituto a margine di un convegno. Insomma il comparto bancario è ormai in fermento. Si dice che Unicredit avesse già guardato al dossier Dexia. Senza interesse? La domanda lascia oggi aperti interrogativi. La mossa dei manager di Torino e di Bruxelles rischia di aprire il vaso di Pandora: trascinare in un effetto domino l'intero sistema nazionale. Antonio Fazio, governatore di Bankitalia, corre ai ripari. Oggi cade la consueta riunione d'autunno tra i responsabili delle principali banche italiane e il numero uno di Bankitalia. Tempismo perfetto.