Notizie Valute e materie prime Société Générale non teme la Fed. Ecco le valute emergenti su cui scommette

Société Générale non teme la Fed. Ecco le valute emergenti su cui scommette

14 Giugno 2017 10:30

Scommettere sulle valute emergenti, a dispetto dei timori su un potenziale effetto negativo della Fed su questi asset finanziari.  In un’intervista rilasciata a Bloomberg Jason Daw, responsabile della strategia forex nei mercati emergenti di Société Générale, afferma di intravedere buone opportunità su alcune monete dell’area che, a suo avviso, non saranno penalizzate dalle manovre restrittive sui tassi della Banca centrale Usa (il secondo rialzo dei tassi del 2017 è atteso proprio nella giornata di oggi).

Société Générale: niente paura, da Fed no grande impatto

Daw motiva il proprio ottimismo con l’approccio della Fed, che sta optando per strette monetarie graduali e costanti, senza prendere alla sprovvista i mercati. Di conseguenza, afferma l’esperto, le valute emergenti subiranno un impatto molto lieve e nel corso del prossimo trimestre le operazioni di carry trade continueranno a confermarsi una buona strategia.

Così Daw, in una nota recente:

“Le monete emergenti stanno seguendo il copione degli anni 2004-2007. Quel ciclo ci ha insegnato che le valute possono riportare buone performance anche quando le banche centrali iniziano – comunque lentamente e in modo graduale – a ridurre le loro politiche accomodanti, in uno scenario di reflazione sostenuto da dinamiche di crescita favorevoli”.

Société Générale è bullish soprattutto su queste valute

E, di fatto, la performance da inizio 2017 è stata positiva per la maggioranza delle valute emergenti scambiate contro il dollaro, soprattutto per il peso messicano, che è salito del 15%, ma anche per lo zloty polacco, la corona ceca, il rand del Sudafrica, il rublo e lo won della Corea del Sud.

A soffrire è stato invece il real brasiliano, che ha perso il 2% dall’inizio dell’anno, scontando il caos politico che ha investito il paese.

Société Générale è particolarmente bullish sul peso messicano, sul rand e sulla lira turca: ovvero, proprio su quelle valute su cui il consensus è al momento ribassista e l’interesse degli investitori è modesto. Sono proprio queste monete, per Daw, ad avere invece il “maggior potenziale”. La divisione di ricerca della banca consiglia al contempo di evitare il real brasiliano e il rublo ai livelli correnti.