SocGen: l’alluvione più un catalyst che reale causa di debolezza Aussie
Anche oggi sul Forex si assiste a un marcato movimento discendente del dollaro australiano. Il cosiddetto Aussie cede quasi 1 punto percentuale rispetto al dollaro statunitense con cross Us$/AU$ salito a 1,015 dollari australiani, sui massimi a oltre 3 settimane.
Sul mercato tiene banco il problema dell’alluvione che ha colpito il Queensland che potrebbe risultare il peggiore degli ultimi 120 anni. Secondo stime governative la ricostruzione costerà circa 5 miliardi di dollari australiani. Costi degli alluvioni che con ogni probabilità si rifletteranno sulla crescita economica australiana.
Situazione che frenerà l’attivismo della Royal Bank of Australia (Rba) a livello di politica monetaria “con una valuta debole che potrebbe aiutare”, rimarca la nota odierna del team Forex di Société Générale dedicata proprio al dollaro australiano. Il broker transalpino ritiene il problema alluvione più un catalyst che l’effettiva causa del dietrofront dell’Aussie. SocGen sottolinea come nell’ultimo decennio il dollaro australiano si sia apprezzato del 75% sul dollaro Usa e non va sottovalutato che si tratta di una valuta molto sensibile ai rischi legati al montare di una fase di rallentamento della Cina. “Per ora – prosegue SocGen – prevale l’ottimismo circa la capacità di Pechino di contrastare l’inflazione senza innescare un forte rallentamento della crescita. Ma a nostro avviso una posizione short sul dollaro australiano consente di assicurarsi una buona copertura dal rischio di un più marcato rallentamento della Cina”.