Snam: la Robin Tax pesa sull’utile del primo semestre, crescono Ebit e ricavi. Acconto sul dividendo di 0,10 euro
La Robin Tax pesa sui profitti di Snam. La società che controlla la rete gas nazionale ha chiuso il primo semestre del 2012 con un utile netto pari a 508 milioni di euro, in calo dell’11,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul risultato, spiega la società, hanno pesato l’aumento delle imposte sul reddito (-69 milioni nei primi sei mesi) a seguito dei maggiori oneri fiscali derivanti dall’applicazione dell’addizionale IRES, meglio conosciuto appunto come Robin Tax. L’utile operativo ha invece mostrato una crescita del 2,7% a 1,01 miliardi di euro. In aumento anche i ricavi: +7,7% a 1,71 miliardi di euro.
L’indebitamento finanziario si è attestato a 11,73 mioliardi di euro, in aumento di 537 milioni rispetto a fine 2011 in scia al pagamento agli azionisti del saldo del dividendo 2011 pari a 473 milioni di euro. “La contrazione del risultato netto di periodo è interamente riconducibile all’incremento delle imposte a seguito della Robin Tax”, spiega il Ceo di Snam, Carlo Malacarne. “I risultati raggiunti e le nostre aspettative di crescita e redditività future – prosegue Malacarne – ci consentono di distribuire un acconto sul dividendo 2012 di 0,10 euro per azione che conferma il livello di remunerazione dei nostri azionisti attrattivo e sostenibile”.
L’indebitamento finanziario si è attestato a 11,73 mioliardi di euro, in aumento di 537 milioni rispetto a fine 2011 in scia al pagamento agli azionisti del saldo del dividendo 2011 pari a 473 milioni di euro. “La contrazione del risultato netto di periodo è interamente riconducibile all’incremento delle imposte a seguito della Robin Tax”, spiega il Ceo di Snam, Carlo Malacarne. “I risultati raggiunti e le nostre aspettative di crescita e redditività future – prosegue Malacarne – ci consentono di distribuire un acconto sul dividendo 2012 di 0,10 euro per azione che conferma il livello di remunerazione dei nostri azionisti attrattivo e sostenibile”.
Per quanto riguarda la domanda di gas naturale sul mercato italiano, Snam prevede a fine 2012 un lieve calo rispetto al 2011 “principalmente a seguito della riduzione dei consumi nel settore termoelettrico”. Il gruppo ha fatto sapere che prosegue nei tempi previsti l’implementazione del piano di investimenti per il periodo 2012-2015, la cui spesa complessiva è pari a circa 6,7 miliardi di euro. Snam ha infine confermato anche per l’intero 2012 la propria attenzione “all’efficienza operativa, attraverso iniziative di contenimento dei costi”.