Si assottiglia lo spread tra Treasury e Bund, euro avanti tutta

Si consolida la correlazione tra andamento di Bund ed euro. Al nuovo sell-off sui titoli di Stato tedeschi corrisponde un parallelo strappo al rialzo dell’euro tornato di slancio sopra quota 1,13. Questa mattina il cross tra euro e dollaro Usa si è spinto fino a 1,1385 per poi ritracciare a quota 1,134. 

I massimi della divisa unica europea, già in forte rialzo nelle precedenti due sedute, sono corrisposti con l’approccio del rendimento del Bund in area 1%, livello che non vedeva dal settembre 2014, in scia al rinnovato ottimismo sulle prospettive economiche per l’area euro. Il sell-off sul Bund ha comportato un deciso restringimento del differenziale di rendimento rispetto ai Treasury Usa alimentando così gli acquisti sull’euro. 

Già ieri i rendimenti dei titoli di Stato europei si erano impennati in coincidenza con le parole di Mario Draghi. Il numero uno della Bce ha sottolineato che bisogna abituarsi a un periodo di maggiore volatilità sul mercato obbligazionario con il rialzo dei rendimenti che riflette il miglioramento dei fondamentali economici. L’ex numero uno di Bankitalia ha confermato che il QE della Bce andrà avanti fino al settembre 2016 e comunque fino a quando l’inflazione non si stabilizzerà al 2%. Le nuove stime della Bce vedono l’inflazione attestarsi allo 0,3% quest’anno rispetto alla variazione nulla precedentemente stimata, mentre è stata confermata la stima a +1,5% nel 2016.

 

Cauto ottimismo anche sul fronte Grecia con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che ha detto che la lunga discussione con il primo ministro greco Alexis Tsipras è stato costruttivo.”Sono stati compiuti progressi nella comprensione delle reciproche posizioni sulla base delle varie proposte”, si legge nel tweet di Junker dopo la cena di ieri. I colloqui proseguiranno nei prossimi giorni.