Notizie ETF Settore europeo della difesa al crocevia, cosa comporta il passaggio all’indipendenza strategica

Settore europeo della difesa al crocevia, cosa comporta il passaggio all’indipendenza strategica

17 Marzo 2025 10:58

Con l’evolversi del panorama geopolitico, la difesa europea si trova a vivere un momento critico. La regione deve fare i conti con la possibilità di una riduzione del sostegno militare e finanziario degli Stati Uniti, che costringe i suoi leader a riconsiderare le proprie strategie di sicurezza. Con Washington che annuncia l’avvio di negoziati diretti con la Russia, mettendo potenzialmente da parte gli interessi europei, l’urgenza di un’architettura di difesa più unificata e autosufficiente non è mai stata così grande. E’ quello che si legge in un report a cura di Aneeka Gupta, Director e Macroeconomic Research di WisdomTree.

Iniziative di sicurezza guidate dall’Europa: un passo necessario

Per molte nazioni europee, si legge nella nota, la prospettiva di un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti senza il coinvolgimento di Kiev è profondamente preoccupante. In risposta alle crescenti incertezze, Regno Unito e Francia hanno iniziato a redigere piani per una “forza di rassicurazione” guidata dall’Europa in Ucraina. Quest’iniziativa, volta a scoraggiare future aggressioni russe, potrebbe coinvolgere fino a 30.000 soldati europei dislocati nelle principali città, porti e infrastrutture dell’Ucraina.

Tuttavia, secondo Gupta, la sua fattibilità dipende dal sostegno degli Stati Uniti per l’intelligence e la protezione aerea, un impegno che rimane incerto. Per rendere possibili queste ambiziose attività di difesa, l’Europa sta inoltre aumentando gli investimenti nella relativa tecnologia e produzione industriale. La Danimarca, ad esempio, ha annunciato la più grande iniziativa di spesa militare degli ultimi 50 anni, accelerando gli appalti riguardanti le armi e la prontezza della difesa.

L’evoluzione della difesa tedesca: l’impatto delle elezioni

In qualità di maggiore economia europea, la Germania sta rivalutando la propria strategia di difesa alla luce dei recenti cambiamenti politici. In seguito alla vittoria del blocco conservatore CDU/CSU guidato da Friedrich Merz, sono emerse discussioni sul finanziamento di un aumento della spesa militare di 200 miliardi di euro. Tale cifra equivarrebbe al doppio del fondo approvato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, a testimonianza di un importante cambiamento nelle priorità tedesche in materia di sicurezza.

Un approccio in fase di valutazione riguarda l’allentamento delle restrizioni sui prestiti o la creazione di un altro fondo speciale per la difesa. Tuttavia, si legge nel report, questa proposta deve affrontare diverse sfide, tra cui ottenere il sostegno di una maggioranza composta da due terzi nel Bundestag. In alternativa, i leader potrebbero tentare di farla approvare prima che il nuovo parlamento presti giuramento, potenzialmente con il sostegno dei Verdi.

Quali sono i titoli europei della difesa

Per rispondere alla pressante spinta verso l’autonomia dell’Europa in materia di difesa, WisdomTree offre agli investitori l’opportunità di trarre vantaggio dal potenziale di crescita dei titoli europei del settore attraverso il WisdomTree Europe Defence UCITS ETF (WDEF). Investendo in tutta la catena del valore della difesa, il WisdomTree Europe Defence UCITS ETF offre esposizione alle 20 principali aziende del settore. Le società con una forte esposizione ai sistemi terrestri (munizioni, veicoli) e alla difesa aerea (missili, droni) godono di una posizione particolarmente favorevole per beneficiare dell’aumento della spesa militare europea.

Nella tabella qui sotto è presente la mappatura dei leader europei nel settore della difesa, che comprende le aziende e i relativi sottosettori

Le società con sede nei mercati europei sviluppati ed emergenti che traggono almeno il 10% dei loro ricavi dal settore della difesa potranno essere incluse nel sottostante WisdomTree Europe Defence UCITS Index. L’indice dà priorità alle aziende con una maggiore esposizione all’industria della difesa, in base al punteggio di esposizione assegnato:

  • punteggio di esposizione 3 – società con un’esposizione alle attività di difesa superiore al 50%;
  • punteggio di esposizione 2 – società con un’esposizione alle attività di difesa compresa tra il 25% e il 50%;
  • punteggio di esposizione 1 – società con un’esposizione alle attività di difesa compresa tra il 10% e il 25%.

Queste sono poi ponderate in base alla capitalizzazione di mercato a flottante libero aggiustata per il punteggio di esposizione. Così facendo, il WisdomTree Europe Defence UCITS ETF (WDEF) si concentra esclusivamente sulle società europee dell’industria della difesa, offrendo un’esposizione diretta al potenziale di crescita del settore.

Un momento cruciale per la sicurezza europea

Il WisdomTree Europe Defence UCITS ETF ha un’esposizione mediana all’Europa di circa il 50%, ben superiore a quella dei suoi omologhi (circa il 12-15%). Questo sottolinea quanto il WDEF ruoti intorno a un tema attuale e urgente, incentrato sulla spinta dell’Europa verso l’autonomia strategica nel settore della difesa in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. L’esposizione mediana della strategia di WisdomTree ai ricavi statunitensi, pari a circa il 20%, è notevolmente inferiore al 50-55% delle relative controparti. Il WDEF presenta una minore sovrapposizione con i concorrenti, in quanto si concentra esclusivamente sull’industria della difesa europea, offrendo un’esposizione più pura e mirata.

La spinta dell’Europa verso l’autonomia nel settore della difesa ha avuto un impatto significativo sui mercati finanziari, con un’impennata dei titoli del relativo comparto, grazie alla forte fiducia degli investitori nella crescita del settore a lungo termine. Analizzando le previsioni di crescita degli utili a lungo termine della strategia di WisdomTree rispetto ai suoi omologhi, e confrontandole con la performance storica dei 12 mesi precedenti, notiamo che il WisdomTree Europe Defence UCITS Index presenta un forte potenziale di crescita che, insieme alla sua performance, lo colloca in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti.

L’attuale contesto geopolitico ha creato un momento cruciale per la strategia dell’Europa in materia di sicurezza. Mentre gli Stati Uniti rivedono le proprie priorità globali, i paesi europei devono adottare misure decisive per proteggere il proprio futuro. Secondo Gupta, questo richiede non solo un aumento della spesa per la difesa, ma anche un approccio più forte e coordinato nell’ambito degli appalti militari, della strategia industriale e delle alleanze strategiche.