E’ sempre più super-yen

Nuovi massimi pluriennali per lo yen sia nei confronti del dollaro sia dell’euro. La divisa nipponica ha toccato il livello più alto degli ultimi 15 anni contro il biglietto verde e degli ultimi 9 rispetto alla valuta di Eurolandia, rispettivamente a 84,38 e 106,50.
Nonostante l’acuirsi delle pressioni per un intervento, a Tokyo sembra mancare la volontà politica di agire per la stabilizzazione della divisa. Un faccia a faccia programmato da tempo tra il Primo Ministro Naoto Kan e il governatore della Banca del Giappone si è risolto solo in una telefonata tra i due. E il mercato ha colto la circostanza come il segnale che i tempi di un’azione di contrasto alla forza dello yen potrebbero essere ulteriormente dilatati.
Nemmeno una conferenza indetta alle 10.00 dal ministro delle Finanze Noda è servita ad arginare la situazione.
Anzi, il risultato è stato una nuova accelerazione dell’apprezzamento della valuta. Noda non ha rilasciato commenti sulla necessità di interventi, pur ribadendo che un cambio troppo forte potrebbe avere effetti negativi sull’economia.
A risentirne del super-yen sono anche le aspettative di crescita economica per una nazione che ha nelle esportazioni una componente fondamentale del Pil. Prova ne è il nuovo tonfo dell’indice Nikkei 225, precipitato in chiusura al di sotto della soglia dei 9.000 punti per la prima volta da 15 mesi.