Salvini evoca rischio patrimoniale: giù le mani dai 5.000 mld di risparmi degli italiani
L’Italia è sempre più sotto l’occhio del ciclone dei mercati e Matteo Salvini evoca lo spettro di trame oscure che potrebbero portare a misure volte a toccare il risparmio degli italiani. Con rendimenti dei Btp vicini ai massimi del 29 maggio e gli ultimi dati che evidenziano una fuga record da Btp da parte degli investitori esteri, il leader della Lega continua a evidenziare una cerca insofferenza verso i segnali negativi sull’Italia.
“L’economia italiana è sana ma forse qualcuno punta a mettere le mani sui 5.000 miliardi di risparmio privato degli italiani, imponendo una patrimoniale sui risparmi o una tassa sulla casa; il Governo però non si muove di un millimetro”, argomenta Matteo Salvini dai microfoni di Rtl 102.5 in merito alle cospicue vendite sui BTp soprattutto da parte degli investitori esteri.
Crisi migranti, Salvini tiene sotto scacco il governo e preoccupa l’UE
Salvini in queste ore è alle prese anche con la delicata questione migranti con la Nave Diciotti attraccata al porto di Catania da diversi giorni e il ministro inflessibile nel richiedere una soluzione all’Europa. Secondo quanto ricostruito oggi dal quotidiano Repubblica, dopo aver respinto il pressing di Conte e del Colle per una soluzione, Salvini avrebbe anche minacciato le dimissioni (“Se mi sconfessate cade il governo”). A livello pubblico il leader della Lega palesa una forte sintonia con i vertici del governo: “Io non temo nulla, ho coscienza a posto, lavoro benissimo con il premier Conte, c’è una perfetta sintonia”; parole distese anche nei confronti di Di Maio, mentre è forte la polemica con il presidente della Camera, Roberto Fico.
Fuga dai BTP e volumi record, ecco i segnali di allarme
Il vice premier e ministro dell’Interno ha più volte paventato uno scenario di sfida sui conti pubblici (“La regola del 3% non è la Bibbia”, “pronti a sfondare il 3% per il bene degli italiani”) e questo potrebbe portare il prossimo mese a uno scontro con l’UE sui conti pubblici e quindi crescenti tensioni sui mercati. Stesso dicasi sul fronte agenzie di rating con Moody’s che ha rinviato ogni decisione a ottobre proprio per vedere cosa uscirà dalla manovra 2019.
Ieri il Financial Times, partendo dai dati della Bce, ha evidenziato flussi record di fuga dai Btp da parte degli investitori esteri, una tendenza legata a doppio giro all’incertezza sulle prossime azioni del governo M5S-Lega. Il debito italiano in mano straniera è sceso a giugno di 38 miliardi di euro. Si tratterebbe di uscite mai viste prima e che accelerano il ritmo rispetto ai 34 miliardi di vendite di Btp registrate a maggio, quando si concretizzava la possibilità di un governo M5S-Lega.
Sui mercati nelle ultime settimane il sentiment sull’Italia ha tornato a deteriorarsi complici i crescenti timori circa le mosse del governo sul fronte conti pubblici con la legge di bilancio 2019 che sarà un banco di prova probabilmente decisivo per capire quanto l’Italia intenderà sfidare l’UE. Oltre alla aumento dello spread e al rialzo dei rendimenti, preoccupano i crescenti volumi di scambi sui future obbligazionari italiani ad agosto, un segnale della crescente voglia degli investitori di proteggersi dal rischio italiano.