Salta la fusione nei cieli tra Eads e Bae: determinante l’impasse della politica
Eads e Bae Systems hanno abbandonato i colloqui per un loro processo di fusione. Lo ha confermato Bae Systems con un comunicato dopo che le prime indiscrezioni in tal senso erano state diffuse dalla BBC. L’ipotesi di aggregazione era stata lanciata lo scorso 12 settembre e avrebbe dato vita al maggior gruppo aerospaziale al mondo, un’entità del valore di 45 miliardi di dollari. Il termine per i negoziati era stato fissato per le ore 18 di oggi. Una eventuale proposta di estensione delle trattative era quindi attesa dopo la chiusura dei mercati finanziari in Europa.
Sullo stop ai negoziati ha inciso l’impasse politica dei governi di Londra, Parigi e Berlino nel trovare un accordo. La stessa Bae in un comunicato ha chiarito che coniugare gli interessi dei due gruppi con quelli dei governi è stato l’ostacolo principale sulla strada del merger.
Sia Bae Systems che Eads hanno rivendicato anche nella loro nota la logica esclusivamente industriale del progetto, che “costituiva una opportunità unica per combinare due realtà di successo e dare vita a un soggetto più grande della sola somma delle due parti” e dal quale sarebbe nato un leader tecnologico capace di essere protagonista sia nell’aviazione civile e commerciale che nel settore della difesa.
Le due società hanno così ritenuto nel migliore interesse degli azionisti e delle società stesse terminare i negoziati e continuare a operare in maniera autonoma concentrandosi sulle rispettive strategie.