Salesforce, il quadro tecnico e fondamentale del colosso Usa attivo nel cloud computing
Arrivano i segnali per un possibile rimbalzo in Borsa di Salesforce, impresa statunitense di cloud computing che fa parte dell’indice S&P 500. La società, con sede a San Francisco (California) e operativa in 36 Paesi del mondo, consente alle aziende di ogni dimensione e settore di sfruttare le potenti tecnologie della cosiddetta quarta rivoluzione industriale (Cloud, Mobile, Social, IoT e Intelligenza artificiale) per avvicinarsi ai propri clienti. Lo si legge nell’articolo di Nicolò Volpato, analista tecnico dei mercati finanziari SIAT, che sottolinea l’ottimo stato di salute aziendale e le potenzialità di crescita nei prossimi anni.
Analisi tecnica
A livello grafico il titolo evidenzia come, fin dal momento della sua quotazione, i prezzi siano stati in costante crescita, con degli inevitabili periodi di drawdown, ma sempre ampiamente colmati dalle successive fasi bullish del mercato. Statisticamente, scrive Volpato, “ogni qualvolta l’indicatore RSI su grafico weekly è sceso in area di ipercomprato, raggiungendo livelli in un intorno di 30, il titolo ha sempre invertito la sua tendenza, da negativa a positiva, nelle successive settimane. A dare ulteriore credito a questa statistica, l’analisi comparata di RSI e MACD-H sottolineano una divergenza settimanale positiva rialzista rispetto ai prezzi, sintomo che potremmo essere vicini ad un rimbalzo”.
Volpato puntualizza: “Ci tengo inoltre a sottolineare che essendo la tendenza in atto bearish, finchè non avverrà una rottura delle resistenze dinamiche, ovvero della trendline ribassista che perdura da novembre 2021 e della media mobile weekly a 20 periodi con rispettiva chiusura al di sopra di essa supportata da un aumento dei volumi, non ci sarà la conferma di avvenuta inversione del trend. In secondo luogo, analizzando le aree volumetriche di maggior interesse, individuiamo una forte concentrazione di scambi intorno al cluster di prezzo compreso tra $ 148-158, che potremmo considerare come supporto per una possibile inversione di tendenza, quanto meno di breve termine”.
Secondo l’analista, “I primi possibili target price che possiamo ritenere interessanti in ottica di una conferma di ripresa del trend ascendente sono: $ 180, $ 197/200, $ 210. Per la gestione dello stop loss, personalmente lo imposterei con ragionevole margine a seconda della volatilità delle ultime sedute, qualche punto sotto il minimo del 4 novembre 2022 ($ 136).
Analisi Fondamentale
Analizzando i dati di bilancio, scrive Volpato, “appaiono subito evidenti l’ottimo stato di salute aziendale e le potenzialità di crescita nei prossimi anni. La capitalizzazione aziendale è di $ 149.100 milioni, con un fatturato stimato nel 2022 di $ 26.492 milioni, un Ebitda di $ 8.249 milioni e un utile di esercizio di $ 4.951 milioni, con un margine operativo del 18,7%, in crescita costante su base annua del 1%. Anche le previsione per il periodo 2023-2025 sono ottime e confermano la solidità e il potenziale di crescita dell’azienda, conferendole una notevole capacità di investimento. A seconda del nostro obiettivo di investimento è utile segnalare che il titolo non stacca dividendi”.
Il consensus degli analisti sul titolo è positivo. Guardando i dati raccolti da Bloomberg, 48 analisti che seguono il titolo hanno una visione rialzista (Buy), 8 consigliano di mantenere il titolo in portafoglio (Hold) e nessuno suggerisce di vendere (Sell). Il target price a 12 mesi è pari a $ 214,76, che implica un rendimento potenziale del 44% rispetto alla quotazione attuale a Wall Street.