Notizie Notizie Italia Saipem destabilizzata da ipotesi aumento di capitale, Eni potrebbe ridurre quota

Saipem destabilizzata da ipotesi aumento di capitale, Eni potrebbe ridurre quota

4 Giugno 2015 08:07
Tra le diverse opzioni per rifinanziare il debito di Saipem spunta quella di un aumento di capitale. Ricapitalizzazione che potrebbe accelerare l’iter di deconsolidamento della partecipazione da parte di Eni favorendo l’ingresso di un nuovo socio forte, industriale o finanziario. 
La possibilità di un consistente aumento di capitale non è stata ben accolta oggi dal titolo Saipem che viaggia in coda al Ftse Mib con cali superiori al 5% a quota 11,25 euro. 
Per Eni diverse opzioni sul tavolo 
Il gruppo di servizi petroliferi potrebbe quindi varare dopo l’estate un aumento di capitale. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore sul tavolo di Saipem e della controllante Eni sarebbero arrivate diverse proposte di rifinanziamento del debito da parte di alcune banche d’affari al lavoro sul dossier. Il quotidiano finanziario rimarca come l’iniezione di cassa sarebbe “robusta” visto che il debito da rifinanziare ammonta a 4,6 mld netti (6 mld lordi a fine 2014). La guidance di Saipem prevede per fine anno il ritorno del debito sotto la soglia dei 4 mld. 
Nei giorni scorsi il servizio di intelligence Dealreporter aveva anticipato la possibilità di un aumento di capitale nell’ordine di 2-2,5 mld di euro. Oltre fonti invece indicano un ammontare decisamente inferiore nell’ordine di 1,5 mld. 

Verso ingresso di un nuovo socio forte?

L’operazione potrebbe essere propedeutica al deconsolidamento della partecipazione detenuta da Eni in Saipem, attualmente pari al 42,93% del capitale. Tra le ipotesi che circolano, sottolinea il Sole 24 Ore, c’è quella che l’aumento diventi un modo per favorire l’ingresso di un nuovo socio di rilievo in Saipem. Nuovo socio che potrebbe essere finanziario oppure industriale con Saipem che è nel mirino del Fondo Strategico Italiano (controllato da Cdp), ma anche di gruppi internazionali del settore oil services

Analisti scettici
La strada dell’aumento di capitale per Saipem non convince  molto gli analisti. “Eni ha già dichiarato che non è sua intenzione vendere Saipem al prezzo attuale – commentano gli analisti di Banca Akros –  e crediamo che un aumento di capitale non è l’opzione migliore per Eni in questo momentoSarebbe meglio aspettare i risultati del nuovo ceo, quali iniziative prenderà e e tendenze del mercato prima di valutare qualsiasi operazione straordinaria”.