Notizie Russia: rublo penalizzato da caduta del petrolio e situazione Ucraina

Russia: rublo penalizzato da caduta del petrolio e situazione Ucraina

8 Ottobre 2014 09:29

Nel suo cammino di svalutazione nei confronti del dollaro, contro il quale il rublo ha perso un quinto del suo valore nel corso del terzo trimestre dell’anno, il cross UsdRub ha toccato quota 40, livello raggiunto per la prima volta dopo la rivalutazione della moneta russa che venne effettuata nel 1998. Anche contro l’euro il rublo ha perso terreno, nonostante la debolezza mostrata dalla valuta unica nelle ultime settimane. Secondo John J. Hardy, head of Fx strategy di SaxoBank sono tre i fattori negativi che schiacciano la moneta russa: “Il primo è la forza del dollaro statunitense. In secondo luogo il crollo del prezzo del petrolio nelle ultime settimane. Il Brent ha perso circa il 10% da inizio settembre e ora scambia sotto 95 dollari al barile. Il bilancio del governo russo è fortemente dipendente dai proventi delle esportazioni di petrolio e il livello di pareggio fiscale è ritenuto essere ben al di sopra dei 110 dollari al barile. Infine, nonostante la dichiarazione di una sorta di cessate il fuoco in Ucraina, l’esito a lungo termine è lontano dall’essere chiaro e l’incertezza continua ad affliggere la Russia circa le prospettive sui futuri flussi di capitale”. Si tratta di tre elementi che al momento appaiono destinati a rimanere in campo e pesare ancora sui destini della valuta sovietica. Tra l’altro “l’uscita dei capitali dalla Russia è apparentemente abbastanza grave da spingere la Banca centrale a far circolare l’ipotesi su controlli di capitale, anche se il governo russo ha negato che tale possibilità sia stata presa in considerazione. Quest’ultimo fattore rende chiaro che la Russia avrà un enorme problema a finanziare qualsiasi rischio di deficit di bilancio proveniente dalla debolezza delle entrare derivanti dal petrolio in quanto le fonti di capitale estere sono effettivamente chiuse fino a una risoluzione delle situazione in Ucraina, quindi fino a quando gli investitori non riusciranno a vedere una possibilità di revoca delle sanzioni finanziarie e commerciali”.