Notizie Rischio Grexit rimane contenuto, l’euro non trema

Rischio Grexit rimane contenuto, l’euro non trema

17 Febbraio 2015 14:05

Il nulla di fatto sul fronte Grecia non impensierisce più di tanto l’euro. La divisa unica europea, dopo una prima reazione negativa all’esito negativo dell’Eurogruppo di ieri, oggi ha ripreso progressivamente vigore trovando sponda anche nel nuovo aumento della fiducia degli investitori testimoniato dal balzo a quota 53 punti dell’indice Zew di febbraio, sui massimi degli ultimi 12 mesi, anche se inferire ai 55 punti delle attese di consensus.  

Euro trova sostegno nello Zew

L’euro ha accelerato in scia all’uscita dello Zew tedesco riportandosi di slancio sopra quota 1,14 (1,142 alle ore 14.52) dopo aver toccato un minimo di giornata a 1,322. “Per le prossime sedute l’evoluzione del cambio sarà sicuramente condizionata dall’evolversi della situazione greca”, rimarcano gli analisti di Mps Capital Services che ritengono comunque ancora remota l’ipotesi di una fuoriuscita della Grecia dall’euro. 

Sul mercato tiene sempre banco la questione Grecia. Dall’Eurogruppo sono emerse posizioni ancora distanti tra governo greco ed Unione europea con Bruxelles che ha posto un ultimatum alla Grecia che dovrà accettare l’estensione del piano di aiuti entro venerdì. A fine mese termina il piano di finanziamento e la Grecia rischia di trovarsi a corto di denaro, con la possibilità di un’uscita dall’euro. Sui mercati si è assistito a un nuovo aumento dei rendimenti dei bond greci, ma l’assenza di un contagio ai mercati dei bond europei suggerisce che gran parte degli operatori prevede che si arriverà a un accordo con la possibilità di una proroga ponte del salvataggio oppure permettendo alla Grecia di emettere debito a scadenza breve. 

“Se la Grecia non accetterà una proroga, la Bce molto probabilmente escluderà le banche greche dall’Eurosistema e ciò probabilmente innescherà controlli sui capitali sulle banche greche. La Grecia potrebbe resistere qualche settimana, ma avrà presto bisogno di finanziamenti esterni oppure fallirà“, sottolinea Peter Rosenstreich, chief FX Analyst di Swissquote Europe.