Retail: Cina in cima alla classifica delle nazioni più redditizie dello shopping internazionale
La nazione più redditizia dello shopping internazionale è la Cina e durante lo shopping all'estero, il valore medio delle transazioni (ATV) degli acquirenti cinesi è stato di € 801, il quarto più alto di tutti i paesi analizzati.
Lo dice lo Shopper Index relativo all’andamento del settore retail europeo nel quarto trimestre 2018, elaborato da Planet, società che offre soluzioni integrate per i pagamenti internazionali. Lo Shopper Index in particolare combina i dati relativi agli acquisti Tax Free in Europa suddivisi per mercato di origine dell’acquirente con indicatori economici chiave, tra cui il livello d’inflazione, la crescita del PIL e l’andamento valutario. Il report di Planet mostra come nonostante le guerre commerciali, le tensioni geopolitiche, le sanzioni economiche e il populismo hanno avuto un impatto sull’economia mondiale, lo shopping dei turisti internazionali non ne ha risentito negli ultimi mesi del 2018.
Ebbene la Cina supera ampiamente il volume di spesa di tutti gli altri paesi presi in esame. Gli acquirenti cinesi hanno anche continuato a spendere tanto durante i loro viaggi. Il loro valore medio per transazione di €801 è stato il quarto più alto di tutti i Paesi valutati. Ciò è avvenuto nonostante le continue affermazioni di shock dovuti a guerre commerciali che avrebbero dovuto ostacolarne la crescita. Altro fattore fondamentale della maggiore presenza dei turisti cinesi nelle boutique europee è stata la ripresa dello yuan, che ha rafforzato il potere d’acquisto degli turisti cinesi. Lo Yuan, nonostante il calo dello 0,3% rispetto alla sterlina nel quarto trimestre del 2018, ha registrato un rafforzamento speculare rispetto all’euro. Ciò è avvenuto in seguito a un calo del 2,2% rispetto alla sterlina nel trimestre precedente e un significativo calo del 4% rispetto all’euro nello stesso periodo.
Dopo la Cina nella classifica troviamo gli Stati Uniti che grazie al dollaro in netta crescita ha visto crescere le spese all’estero dei turisti americani. Il dollaro già in crescita ha continuato a sostenere le spese internazionali degli americani, sebbene il suo punteggio complessivo sia diminuito di 7 punti, scendendo a 178, con la diminuzione del tasso di crescita del dollaro. Guardando ad altri paesi, sebbene sui 184 valutati dalla Banca Mondiale in termini di PIL pro capite nel 2017 si trovi al 132esimo posto, il Vietnam è risultato secondo nella classifica per la transazione media nel quarto trimestre del 2018. I turisti vietnamiti si sono distinti con una media di €902 per acquisto rispetto ai €940 di Hong Kong. Il Kuwait risulta invece il mercato con la maggiore crescita nel terzo trimestre del 2018 risulta essere quello più in calo nell’ultimo indice, passando dall’undicesimo al quindicesimo posto. Gli acquirenti dello Stato del Golfo sono risultati decimi nella classifica delle spese complessive Tax Free nel quarto trimestre del 2018, perdendo una posizione rispetto al trimestre precedente. Infine il Marocco, che ha fatto un salto in avanti di sei posizioni arrivando 17° nell’ultima edizione dell’indice, spinto principalmente da un dirham più forte e il cresciuto valore medio per transazione degli acquisti fatti da clienti extra europei. La crescita della valuta nel quarto trimestre rispetto all’euro e alla sterlina, rispettivamente del 5% e del 5,7% è coincisa con un aumento del 25% del valore medio per transazione, raggiungendo quota €475.
Lo dice lo Shopper Index relativo all’andamento del settore retail europeo nel quarto trimestre 2018, elaborato da Planet, società che offre soluzioni integrate per i pagamenti internazionali. Lo Shopper Index in particolare combina i dati relativi agli acquisti Tax Free in Europa suddivisi per mercato di origine dell’acquirente con indicatori economici chiave, tra cui il livello d’inflazione, la crescita del PIL e l’andamento valutario. Il report di Planet mostra come nonostante le guerre commerciali, le tensioni geopolitiche, le sanzioni economiche e il populismo hanno avuto un impatto sull’economia mondiale, lo shopping dei turisti internazionali non ne ha risentito negli ultimi mesi del 2018.
Ebbene la Cina supera ampiamente il volume di spesa di tutti gli altri paesi presi in esame. Gli acquirenti cinesi hanno anche continuato a spendere tanto durante i loro viaggi. Il loro valore medio per transazione di €801 è stato il quarto più alto di tutti i Paesi valutati. Ciò è avvenuto nonostante le continue affermazioni di shock dovuti a guerre commerciali che avrebbero dovuto ostacolarne la crescita. Altro fattore fondamentale della maggiore presenza dei turisti cinesi nelle boutique europee è stata la ripresa dello yuan, che ha rafforzato il potere d’acquisto degli turisti cinesi. Lo Yuan, nonostante il calo dello 0,3% rispetto alla sterlina nel quarto trimestre del 2018, ha registrato un rafforzamento speculare rispetto all’euro. Ciò è avvenuto in seguito a un calo del 2,2% rispetto alla sterlina nel trimestre precedente e un significativo calo del 4% rispetto all’euro nello stesso periodo.
Dopo la Cina nella classifica troviamo gli Stati Uniti che grazie al dollaro in netta crescita ha visto crescere le spese all’estero dei turisti americani. Il dollaro già in crescita ha continuato a sostenere le spese internazionali degli americani, sebbene il suo punteggio complessivo sia diminuito di 7 punti, scendendo a 178, con la diminuzione del tasso di crescita del dollaro. Guardando ad altri paesi, sebbene sui 184 valutati dalla Banca Mondiale in termini di PIL pro capite nel 2017 si trovi al 132esimo posto, il Vietnam è risultato secondo nella classifica per la transazione media nel quarto trimestre del 2018. I turisti vietnamiti si sono distinti con una media di €902 per acquisto rispetto ai €940 di Hong Kong. Il Kuwait risulta invece il mercato con la maggiore crescita nel terzo trimestre del 2018 risulta essere quello più in calo nell’ultimo indice, passando dall’undicesimo al quindicesimo posto. Gli acquirenti dello Stato del Golfo sono risultati decimi nella classifica delle spese complessive Tax Free nel quarto trimestre del 2018, perdendo una posizione rispetto al trimestre precedente. Infine il Marocco, che ha fatto un salto in avanti di sei posizioni arrivando 17° nell’ultima edizione dell’indice, spinto principalmente da un dirham più forte e il cresciuto valore medio per transazione degli acquisti fatti da clienti extra europei. La crescita della valuta nel quarto trimestre rispetto all’euro e alla sterlina, rispettivamente del 5% e del 5,7% è coincisa con un aumento del 25% del valore medio per transazione, raggiungendo quota €475.