Renzi: sblocco totale pagamenti PA, riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale. Entro marzo piano lavoro
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha tenuto questo pomeriggio il suo discorso programmatico al Senato, dove stasera si voterà la fiducia. “Ci avviciniamo in punta di piedi – ha esordito Renzi – ben consci dell’importanza del luogo in cui ci troviamo. Siamo qui con il nostro stupore e magnificenza”. “Io non ho l’età per essere al Senato, ma siamo qui per parlarvi con un linguaggio di franchezza e per chiedervi la fiducia. Oggi chiedere la fiducia significa provare ad andare controcorrente”, ha affermato Renzi. “Comunico di voler essere l’ultimo premier a chiedere la fiducia a questa Aula “. E ha aggiunto: “L’Italia ha la necessità di riavere fiducia, è un Paese arrugginito, incatenato alla burocrazia“.
Il premier si è più volte soffermato sul tema del semestre europeo, affermando che non è solo una occasione di nomine. Anzi, nella tradizione europea ed europeista sta la parte migliore dell’Italia. Renzi ha poi esortato a guardare i conti pubblici: “Non è la signora Merkel o Mario Draghi a chiedere di essere seri con il debito pubblico. E’ il rispetto per i nostri figli che ci impone di guardare in modo diverso ai conti pubblici rispetto a chi ha scialacquato”.
Un discorso che punta molto sull’Europa. Per il neo presidente del consiglio l’Europa non è la madre di tutti i nostri problemi e non deve essere vissuta come la nostra matrigna e non dobbiamo vivere di rimpianti. Secondo Renzi è fondamentale uscire dal “coro delle lamentazioni” e darsi “delle scadenze. Potremmo così arrivare al primo luglio con i compiti fatti a casa, vivendo così il semestre europeo come qualcosa di sostanziale”.
“Avremmo preferito un chiaro mandato elettorale”, ma “propongo al Senato che questa sia la legislatura della svolta” per far uscire l’Italia dalla crisi. L’ex sindaco di Firenze ha poi snocciolato i numeri dell’Italia dal 2008 al 2013, con il Prodotto interno lordo che ha perso quasi 9 punti percentuali e una disoccupazione alle stelle, soprattutto tra i giovani. “Quelli sul Pil non sono i numeri di una crisi, sono i numeri di un tracollo, la crisi ha il volto di uomini e donne, non si tratta solo di numeri”.
E le promesse rimettere in moto il Belpaese iniziano dalla pubblica amministrazione. “Il primo impegno è lo sblocco totale dei pagamenti della pubblica amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti”, ha dichiarato il premier Matteo Renzi. “Il secondo punto è la costituzione e il sostegno di fondi di garanzia a favore delle pmi – ha proseguito Renzi nel corso del suo Intervento al Senato – Il terzo punto è la riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale, attraverso misure serie e irreversibili di revisione della spesa, che porteranno nel primo semestre dell’anno a vedere risultati concreti. Non offriamo parole, ma interventi precisi”.
Il premier tocca anche l’importante tema del lavoro: “Entro marzo partiremo con il piano del lavoro” e lavoreremo per “intervenire sulla capacità di attrarre investimenti”.