Il recupero dello yen non è destinato a durare
La divisa nipponica prova a recuperare terreno ma gli analisti sono scettici. Sceso a livelli che non si vedevano da oltre sei mesi contro il dollaro a 103,37 e dopo aver toccato quota 140 nel cambio con l’euro per la prima volta dall’ottobre del 2008, lo yen prova un timido recupero. Alle 17.40 l’incrocio con il biglietto verde arretra dello 0,6% a 102,27 mentre il cross con la divisa del vecchio continente passa di mano a 139,07 yen.
In un report pubblicato oggi, gli analisti di Barclays dicono di attendersi “una sovraperformance del dollaro venerdì in scia di dati migliori del previsto dal mercato del lavoro”. A novembre, il consenso di mercato vede il saldo delle buste paga del settore non agricolo in crescita di 180 mila unità e il tasso di disoccupazione in calo dal 7,3 al 7,2 per cento.
Allungando l’orizzonte temporale la view sulla divisa nipponica si conferma ribassista visto che il rallentamento della crescita economica (dimezzatasi nel Q3 all’1,9%) e l’ambizioso target di inflazione al 2% nel 2014 dovrebbero spingere la Bank of Japan a incrementare la dose di stimoli all’economia. “Siamo pronti a rivedere la politica monetaria senza esitazioni”, ha detto il governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda.
Secondo gli analisti di Deutsche Bank il cross con il biglietto verde è destinato a salire nei prossimi mesi visto che gli operatori giapponesi si attendono una svalutazione dello yen ma sono “ancora cauti quando si tratta di scommettere su un rialzo del cross sopra di quota 100 “. L’istituto tedesco stima che dopo un primo approdo a 105-110, l’anno prossimo il cambio tra il biglietto verde e la moneta del Sol levante salirà a 115 yen.