Notizie Notizie Italia Rcs: Urbano Cairo è il nuovo socio con il 2,8%

Rcs: Urbano Cairo è il nuovo socio con il 2,8%

19 Luglio 2013 08:04

E’ Urbano Cairo il socio occulto entrato con il 2,82% nel capitale di Rcs Mediagroup e su cui tanto si vociferava nei giorni scorsi. Il patron dell’omonima società e già presidente del Torino Calcio ha fatto sapere di aver acquistato tramite la propria controllata U.T. Communications, 11.989.643 azioni ordinarie del gruppo editoriale. Nel dettaglio, 11.789.643 azioni ordinarie sono state acquistate tramite esercizio di diritti di opzione acquistati sul mercato regolamentato e 200 mila azioni mediante acquisto diretti dei titoli. Cairo in una nota ha tenuto a precisare che l’investimento in Rcs è stato effettuato “a titolo personale”. Le comunicazioni in tema di partecipazioni rilevanti verranno effettuate nei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile. La novità piace a Piazza Affari con il titolo che viaggia in rialzo del 5,66% a 1,158 euro.

“E’ una piccola partecipazione, circa il 2,8%, l’operazione di un editore puro che crede nell’editoria: ho voluto dare un contributo anch’io”. Così ha commentato Cairo, balzato recentemente agli onori della cronaca per aver acquistato l’emittente televisiva La7. “Entro in punta di piedi, con molto rispetto per chi c’è già” ha poi aggiunto. “C’era questa opportunità e l’ho considerata una cosa da fare: sono affezionato a Rizzoli che nel 1996, quando ho iniziato la mia attività mi diede fiducia. Ho voluto dare un piccolo contributo anch’io”. Non sembrava della stesso opinione quando lo scorso 9 luglio, il giorno prima della partenza dell’asta dell’inoptato aveva dichiarato: “Non sono entrato i Rcs e non intendo entrare adesso”.

Urbano Cairo quindi con un investimento pari a 14,8 milioni per una quota del 2,28% si posiziona al nono posto tra i maggiori azionisti di Rcs. Gli altri soci sono Fiat (con un 20,50% calcolato sul nuovo capitale di Rcs), Mediobanca (15,40%), Banca Intesa (6,50%), Fondiaria-Sai (5,60%), Pirelli (5,40%) e Italmobiliare (3,75), tutti legati dal patto di sindacato. Fuori dal patto risultano Diego Della Valle con l’8,90% e Pandette degli eredi dello scomparso Giuseppe Rotelli con il 3,40%.

Ora l’appuntamento è per il 31 luglio quando si riunirà il consiglio di amministrazione dell’azienda che edita il Corriere della Sera per l’approvazione dei conti e molto probabilmente anche il patto di sindacato.