Rcs: tonfo a Piazza Affari all’indomani dei conti 2014. Banca Akros taglia a hold
Rcs in forte ribasso a Piazza Affari all'indomani della pubblicazione dei conti. Il gruppo editoriale ha visto nell'esercizio 2014 la perdita netta consolidata dimezzarsi a 110,8 milioni di euro rispetto al rossi di 218,5 milioni dell'anno precedente. I ricavi netti si sono attesti a 1279,4 milioni rispetto ai 1314,1 del 2013. Il calo, si legge in una nota, è attribuibile principalmente alla cessione o sospensione di alcune testate periodiche no-core, nonché all'effetto delle cessioni di società e rami d'azienda. Escludendo tali fattori, i ricavi sono cresciuti di 5,7 milioni.
L'Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti è stato positivo per 30 milioni, in miglioramento di oltre 113 milioni rispetto ai -83,4 milioni del 2013 mentre il risultato operativo (Ebit), negativo per 53,5 milioni è migliorato significativamente rispetto al dato del 2013 pari a -201,2 milioni. L'indebitamento finanziario netto si è però allargato a 482,5 milioni dai 474,3 milioni di fine 2013.
Rcs prevede per l'anno 2015, nel complesso ed a perimetro omogeneo, ricavi consolidati in lieve crescita rispetto al 2014. Sono previsti inoltre in contenuta crescita i ricavi pubblicitari. L'Ebitda consolidato è stimato ancora in crescita fino al raggiungimento di una marginalità (ante oneri non ricorrenti) pari a circa il 9% sui ricavi del 2015, con il ritorno ad un Ebit positivo a livello consolidato. "Ai fini della ulteriore riduzione della PFN consolidata, la società ha proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli asset no-core, come da recenti comunicazioni al mercato, ed ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative di vendita di asset no-core, e di altri asset (oltre all'eventuale cessione della partecipazione in Rcs Libri), spiega la nota. Il Cda deliberato di convocare l'assemblea ordinaria in unica
convocazione per il 23 aprile.
Una guidance al di sotto del consensus per Banca Akros, che questa mattina ha abbassato il target price su Rcs del 7% a 1,4 euro e tagliato la raccomandazione a hold dal precedente buy. Il titolo del gruppo che edita il Corriere della Sera perde sulla Borsa di Milano il 4,36% a 1,228 euro.
L'Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti è stato positivo per 30 milioni, in miglioramento di oltre 113 milioni rispetto ai -83,4 milioni del 2013 mentre il risultato operativo (Ebit), negativo per 53,5 milioni è migliorato significativamente rispetto al dato del 2013 pari a -201,2 milioni. L'indebitamento finanziario netto si è però allargato a 482,5 milioni dai 474,3 milioni di fine 2013.
Rcs prevede per l'anno 2015, nel complesso ed a perimetro omogeneo, ricavi consolidati in lieve crescita rispetto al 2014. Sono previsti inoltre in contenuta crescita i ricavi pubblicitari. L'Ebitda consolidato è stimato ancora in crescita fino al raggiungimento di una marginalità (ante oneri non ricorrenti) pari a circa il 9% sui ricavi del 2015, con il ritorno ad un Ebit positivo a livello consolidato. "Ai fini della ulteriore riduzione della PFN consolidata, la società ha proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli asset no-core, come da recenti comunicazioni al mercato, ed ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative di vendita di asset no-core, e di altri asset (oltre all'eventuale cessione della partecipazione in Rcs Libri), spiega la nota. Il Cda deliberato di convocare l'assemblea ordinaria in unica
convocazione per il 23 aprile.
Una guidance al di sotto del consensus per Banca Akros, che questa mattina ha abbassato il target price su Rcs del 7% a 1,4 euro e tagliato la raccomandazione a hold dal precedente buy. Il titolo del gruppo che edita il Corriere della Sera perde sulla Borsa di Milano il 4,36% a 1,228 euro.